Libia, migranti tentano di fuggire e i trafficanti aprono il fuoco

Eritrei, etiopi e somali contenuti in un rifugio dei trafficanti in attesa di trasferimento verso la costa tentano di fuggire e viene scaricata una raffica di mitragliatrice che ne colpisce venti ferendoli gravemente

In copertina: Uno dei migranti eritrei feriti dai trafficanti di Bani Walid sul lettino del pronto soccorso

Mercoledì l’ospedale di Bani Walid, una piccola città a 170 chilometri sudovest di Tripoli, ha visto arrivare 20 migranti con ferite d’arma da fuoco. La notizia è stata lanciata ieri dal Libya Observer ed è stata oggi confermata con fonti locali. I migranti si trovavano in un vecchio deposito, nei pressi della città, detto “Fabbrica 51”. Un luogo di contenimento in cui i migranti vengono maltrattati, torturati ed a volte uccisi per ottenere denaro dalle famiglie. Una volta ottenuta una somma soddisfacente per i carnefici, i migranti vengono trasferiti sulla litoranea dove vengono preparati i gommoni per la traversata in mare verso l’Europa. Bani Walid è ricca di questi vecchi magazzini siti in un’aerea completamente sotto il controllo dei trafficanti.

Sul pavimento dell’ospedale, uno dei migranti feriti a Bani Walid dai trafficanti libici

Nella “Fabbrica 51” c’erano 107 migranti che avevano deciso di sottrarsi alle torture dei trafficanti e mercoledì hanno tentato la fuga, tutti insieme. La nazione di provenienza è l’Eritrea per 73 di essi, l’Etiopia per altri 23 e 11 per gli ultimi dei 107 fuggitivi. Quando il gruppo di prigionieri ha forzato il controllo di guardia dei trafficanti per fuggire, uno degli aguzzini ha aperto il fuoco con una mitragliatrice ferendone venti. Ferite, in alcuni casi, anche gravi che hanno causato lesioni ossee. Questo risulta dai medici dell’ospedale di Bani Walid dove i migranti sono giunti grazie al trasporto di libici che li hanno visti grondanti di sangue e, in qualche caso, quasi svenuti nei pressi della città. Nessuna verifica è stata possibile su eventuali vittime. Il riscontro è reso impossibile dalla separazione dei 107 migranti di cui una parte finita in ospedale e l’altra dispersa, in fuga. Se i trafficanti dovessero aver colpito a morte qualche migrante, i compagni potrebbero non essersene accorti ed i corpi verrebbero occultati dagli stessi assassini.

Migranti feriti a Bani Walid dai trafficanti con vari colpi d’arma da fuoco

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