Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto Carlo Cottarelli e gli ha “conferito l’incarico di formare il Governo. Il dottor Cottarelli si è riservato di accettare”. Così il segretario generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto Carlo Cottarelli al Quirinale.
“IN ASSENZA DI FIDUCIA ELEZIONI DOPO AGOSTO, NON CI CANDIDEREMO”
“In assenza di fiducia il governo si dimetterebbe immediatamente e principale compito sarebbe di accompagnare il paese a elezioni dopo il mese di agosto”, dice Cottarelli dopo l’incontro al Quirinale. Se l’esecutivo non dovesse avere la fiducia del Parlamento, “il governo manterrebbe una neutralità rispetto al dibattito elettorale. Mi impegno a non candidarmi e chiederò simile impegno a tutti i membri del Governo”. Così Carlo Cottarelli, assumendo l’incarico per la formazione del nuovo governo, parla al Quirinale.
“TEMPI STRETTI PER LISTA MINISTRI”
Carlo Cottarelli spiega di aver “accettato” l’incarico da parte del presidente della Repubblica e si dice “molto onorato come italiano”. “Ce la metterò tutta. Il presidente – aggiunge- mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che porti il Paese alle elezioni. Conto di presentare in tempi molto stretti la lista dei ministri”. Il professor Cottarelli è arrivato al Quirinale su convocazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo che Giuseppe Conte ha rimesso l’incarico di premier. L’ex commissario alla spending review è arrivato in taxi portando con sè un trolley e uno zaino.
“ASSICURO GESTIONE PRUDENTE DEI CONTI PUBBLICI”
“Negli ultimi giorni sono aumentate le tensioni sui mercati finanziari, lo spread è aumentato. Tuttavia l’economia italiana è in crescita e i conti pubblici restano sotto controllo”. Lo dice “da economista” Carlo Cottarelli, assumendo l’incarico per la formazione del nuovo governo al Quirinale. “Un governo da me guidato – conclude – assicurerebbe una gestione prudente dei conti pubblici”.
“DIALOGO CON UE, ESSENZIALE STARE IN AREA EURO”
“Un dialogo con l’Europa in difesa dei nostri interessi è essenziale e possiamo fare meglio che in passato”, dice Cottarelli, assumendo l’incarico per la formazione del nuovo governo al Quirinale, ma, avverte, il dialogo “deve essere costruttivo nel riconoscimento che, come paese fondatore dell’Unione, il nostro ruolo resta essenziale come la nostra continua partecipazione all’area dell’euro”.
I PARERI DEI PARTITI, CHI LO VOTA E CHI NO
Mulè (Forza Italia): “Non voteremo Cottarelli, non avrà i numeri”
“Il centrodestra deve essere unito oppure non è centrodestra. L’alleanza del centrodestra è quella che governa diverse regioni. Dove è diviso non è forza di governo ma è forza minoritaria”. Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ tranquillizza quanti ipotizzano una scissione nel centrodestra dopo l’ipotesi sfumata di un governo Lega-M5s guidato da Conte. “O il centrodestra marcia compatto alla prossima tornata elettorale – prosegue poi Mulè – oppure non avrà chances di essere centrodestra ma sarà qualcos’altro”.
Sulla possibilità che Carlo Cottarelli, chiamato al Quirinale nel tentativo di formare un governo tregua, possa raggiungere i numeri per governare, Mulè precisa: “Il parlamento attuale dice in maniera chiarissima che il governo di Cottarelli non avrà mai i numeri per avere la maggioranza in Parlamento. Forza Italia, e tutto il centrodestra, non darà i voti a un governo tecnico e nemmeno i Cinque Stelle, quindi è un governo che nasce già minoritario”.
Infine, alla domanda su quale potrebbe essere il candidato premier del centrodestra in caso di nuove elezioni, Mulè risponde: “Rimarrà la stessa regola che chi prenderà più voti all’interno della coalizione deciderà il premier, con la differenza che se Berlusconi deciderà di tornare in campo alle prossime elezioni potrà guidare Forza Italia facendo la differenza rispetto alla vittoria”.
Fassina: “Surreale, no fiducia a Cottarelli”
“La richiesta di impeachment del Presidente Mattarella è surreale. M5S e FdI si fermino. Il conflitto va spostato dal terreno istituzionale al terreno politico. Sul terreno politico, è stato un errore il no a Paolo Savona”, scrive Stefano Fassina sulla sua pagina Facebook. “Si è venuta a definire un’alternativa esiziale tra europeismo liberista e una nazionalista uscita dall’euro. Non sarebbe dovuto essere necessariamente così, in particolare dopo la nota di ieri del prof Savona. Ora, è inevitabile il ritorno rapido alle urne dove noi, LeU, dobbiamo far vivere una credibile alternativa al mortale bipolarismo europeismo liberista versus nazionalismo: la strada del patriottismo costituzionale, ossia il primato della nostra Costituzione sui principi dei Trattati europei con essa contraddittori. In coerenza con tale prospettiva politica, la mia posizione è di votare no alla fiducia al Governo Cottarelli”, chiude il suo post Fassina.
Rosato: “Sopruso da Di Maio e Salvini, PD con Cottarelli”
“È un momento gravissimo. Siamo rimasti molto stupiti da chi diceva che contava il famoso contratto e non le persone, e poi si è impuntato su un nome senza rispettare le prerogative del Presidente della Repubblica che ha fatto esclusivamente il suo dovere”. Così Ettore Rosato, Partito Democratico, vicepresidente della Camera, ai microfoni di “6 su Radio 1” commenta la rinuncia di Conte alla carica di Premier per la formazione di un nuovo governo.
“Mi sembra un sopruso – prosegue poi Rosato – quello che Salvini e di Maio si sono prestati a fare. Deve essere chiaro come Mattarella abbia solo difeso gli interessi degli italiani contro quei paesi europei che vogliono mettere il cappello sulle nostre decisioni. Il PD darà il proprio sostegno al lavoro del Presidente della Repubblica e a Cottarelli. Spero non saremo i soli per sostenere una situazione che è frutto dell’impuntatura di due partiti che dicono di voler governare ma evidentemente non vogliono governare. Andremo alle elezioni costruendo una coalizione alternativa al centrodestra e al M5S. Troveremo una modalità normale per andare al voto, Martina è già vicesegretario reggente, Renzi si è dimesso da Segretario e continuerà a dare il suo contributo al PD”.
Nancini: “A fianco di Mattarella, Psi voterà fiducia a Cottarelli”
“Siamo al fianco del Presidente della Repubblica in questo momento delicato per il Paese e per le Istituzioni. Ha esercitato le sue prerogative a difesa della Costituzione e degli italiani. Il PSI voterà la fiducia a Cottarelli, per il bene del Paese”. Lo scrive in un tweet il Segretario del PSI, Riccardo Nencini.
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