Stato, Chiesa e mafia ancora una volta legati da un terribile segreto mentre arriva la prima querela

"il miracolo", la mini-serie scritta e diretta da Niccolò Ammaniti, cambia le carte in tavola. Non solo si può osare, ma non è necessario essere didascalici

In copertina: in un fotogramma de “Il miracolo” Guido Caprino e la “madonna che piange sangue”

di Roberto Greco

“È stato detto tutto durante le puntate – afferma Ammaniti – non era necessario un finale che, per forza, rimettesse in ordine le informazioni che lo spettatore già aveva”. È vero, potrà sembrare strano, ma le “rivelazioni” sul mistero cardine narrativo principale de “Il miracolo”, iniziano a essere svelate sin dal primo episodio. Si potrà ritenere che la fruizione settimanale allenti i ricordi di alcuni dettagli che, alla luce del termine della serie, anticipano le conclusioni.

Mentre il popolo della rete dibatte sulla possibilità o meno di una seconda stagione, dimostrando il suo innamoramento per i cliché produttivi degli anni ’90, il para-reale che si muove attorno ai contenuti della serie chiede conto all’autore. Parliamo del caso della “madonnina di Civitavecchia”. I più attenti ricorderanno quando, il 2 febbraio 1995, la “madonna” si mise a piangere. Quella “madonna” ha un proprietario, almeno per ciò che riguarda la sua parte fisica. Si tratta della famiglia Gregori, che già nel 1995 fu al centro delle polemiche relative alla lacrimazione. Niccolò Ammaniti, durante una conferenza stampa, pare abbia sminuito l’importanza di quell’evento definendola una “madonna che piangeva sangue di pollo”. La reazione della famiglia Gregori non si è fatta attendere. Ammaniti è stato querelato per diffamazione. Ciò non toglie che “Il miracolo”, la serie ideata da Niccolò Ammaniti e diretta da Francesco Munzi, Lucio Pellegrini e dallo stesso scrittore che l’ha anche sceneggiata assieme a Stefano Bises, Francesca Manieri e Francesca Marciano, ha provato che un’altra televisione italiana è possibile. Nel cast Guido Caprino, Elena Lietti, Lorenza Indovina, Sergio Albelli, Pia Lanciotti, Alessio Praticò, Irena Goloubeva, Edoardo Natoli, Tommaso Ragno e Alba Rohrwacher.

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