di Simone D’Ambrosio
Con il taglio del nastro al dipartimento di Neuroradiologia nel padiglione Specialità dell’ospedale San Martino, è nato ieri a Genova il Centro di ricerca in risonanza magnetica sulla sclerosi multipla e patologie similari, con il sostegno della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism) e di Aism, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della fondazione. Il centro è dotato di un tomografo a risonanza magnetica di fascia alta “3 Tesla”, macchinario altamente innovativo e primo esemplare del suo tipo ad arrivare Italia. Acquistato da Fism, già oggi sarà a disposizione dei gruppi di ricerca degli enti fondatori, sulla base di un accordo firmato nell’aprile 2017 da Aism, Fism, Università di Genova, San Martino e Regione Liguria. Alla cerimonia, presenti tra gli altri la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, il direttore generale del San Martino, Giovanni Ucci, il presidente di Fism, Mario Alberto Battaglia, e il rettore Paolo Comanducci.
Il nuovo centro di ricerca genovese entrerà a far parte del Network italiano di neuroimaging (Inni), composto da centri di eccellenza italiana per la ricerca scientifica di risonanza magnetica, dotati di macchinari 3T, per l’ottimizzazione dell’utilizzo di tecniche avanzate di risonanza magnetica. Il centro di ricerca è diretto da un comitato di gestione, presieduto da Mario Alberto Battaglia, presidente di Fism, e ne fanno parte: Gianluigi Mancardi, direttore del Dipartimento di neuroscienze, riabilitazione, oftalmologia, genetica e scienze materno-infantili (Dinogmi) dell’università di Genova; Lucio Castellan, direttore del Dipartimento della diagnostica della patologia e delle cure ad alta complessità tecnologica del policlinico San Martino; Paolo Bandiera, direttore Affari generali di Aism.
Attualmente, il servizio di Riabilitazione di Aism Liguria segue circa 1.400 persone con sclerosi multipla o malattie similari sul territorio regionale. Nel servizio di riabilitazione ligure operano circa 150 operatori tra dipendenti e collaboratori territoriali e nel 2017 sono state erogate 77.502 prestazioni riabilitative. In Liguria sono stimate 3.000 persone affette da sclerosi multipla, una parte delle quali richiede cure riabilitative ambulatoriali e domiciliari.
UN “CERVELLO DI RIENTRO” ALLA GUIDA DEL COMITATO SCIENTIFICO DEL CENTRO
Sarà un cosiddetto “cervello di rientro”, ovvero la professoressa Matilde Inglese, a presiedere il comitato scientifico del nuovo Centro di ricerca in risonanza magnetica sulla sclerosi multipla e patologie similari, inaugurato ieri mattina al policlinico San Martino di Genova, e che grazie alle risorse della Fondazione italiana sclerosi multipla potrà sfruttare la tecnologia di un tomogafro 3 Tesla. Insieme a lei, ne faranno parte Carlo Serrati, direttore del Dipartimento di neuroscienze e organi di senso del San Martino, Paola Zaratin, direttore della Ricerca scientifica Aism-Fism, Giampaolo Brichetto, direttore sanitario del Servizio riabilitazione di Aism Liguria.
“Mi sono specializzata in neurologia a Genova proprio sulla sclerosi multipla e ho fatto un percorso di ricerca di tre anni al San Raffaele di Milano concentrandomi sulla risonanza magnetica e le neuro-immagini, ricorda Inglese raccontando il suo percorso. Fare un’esperienza all’estero era un mio desiderio per lavorare in centri che fossero avanzati dal punto di vista tecnologico e metodologico rispetto all’Italia. Su consiglio dei miei mentori sono approdata al centro di ricerca della New York University, tra i primi al mondo per la risonanza magnetica ad alto e altissimo campo nell’uomo, 3 Tesla e 7 Tesla”. L’esperienza maturata all’estero e l’approdo del macchinario innovativo a Genova, le hanno consentito di percorrere a ritroso i suoi primi passi nel mondo della ricerca. “Sono felice di poter mettere a servizio delle eccellenze a Genova le competenze acquisite in questi anni – ammette – per poter fare una ricerca che sfrutti strumenti utilizzati in tutto il mondo. Genova non è stato soltanto il luogo della mia formazione ma è anche uno dei centri italiani d’eccellenza per la cura della sclerosi multipla ed è anche la sede dell’Associazione italiana sclerosi multipla e della sua fondazione”.
Grazie alla nuova strumentazione acquisita da Aism e Fism, può così nascere al policlinico San Martino, “una piattaforma di studio simile a quella di grandi centri europei e statunitensi – spiega Inglese – consentendoci di utilizzare tecniche avanzate ad alta precisione per investigare come si ripara il danno dopo un evento patologico, nel nostro caso lesioni di sclerosi multipla”. L’obiettivo è chiaro: “Con i nuovi strumenti saremo in grado di studiare i cosiddetti network cerebrali, ovvero le connessioni tra le aree cerebrali che regolano le funzioni più alte – spiega la ricercatrice – e che vengono danneggiate dalla malattia. Vogliamo analizzare come già spontaneamente si riparano, cercare di modularle e potenziarle, grazie a interventi farmacologici, di stimolazione cerebrale non invasiva e di riabilitazione. Vogliamo studiare i correlati biologici di questi trattamenti terapeutici guardando quello che succede nel cervello con queste tecniche avanzate”.
FISM: INVESTIRE IN RICERCA PER RISOLVERE MISTERO SCLEROSI
“Investire in ricerca è importante perché si investe sulla salute delle persone. La ricerca ci avvicina alla soluzione di quello che un tempo si definiva il “mistero della sclerosi multipla” e, come dice il nostro slogan, ci avvicina al mondo libero dalla sclerosi multipla”. Così all’agenzia Dire il presidente della Fondazione italiana sclerosi multipla, Mario Alberto Battaglia, che con il taglio del nastro del nuovo Centro di ricerca in risonanza magnetica sulla sclerosi multipla e patologie similari, ha celebrato questa mattina la donazione di un tomografo a risonanza magnetica di fascia alta 3 tesla, al dipartimento di Neuroradiologia dell’ospedale San Martino di Genova. “Investire in ricerca – prosegue Battaglia – significa anche investire nelle persone che la fanno. A Genova abbiamo eccellenze in questo campo, come in quello dell’assistenza. Ci sono progetti che sono partiti qui dalla ricerca di base e sono arrivati alla sperimentazione sull’uomo come la ricerca sulle cellule staminali mesenchimali”.
Gli studi, spiega ancora il presidente di Fism, “saranno condotti sia a livello di ricerca di base, perché con immagini così potenti si vede che cosa succede nel cervello, anche quando interveniamo sperimentando delle terapie, sia partecipando a sperimentazioni terapeutiche e ricerche avanzate in cui la terapia è già all’avanguardia come nel campo delle cellule staminali, dove si vuole capire che cosa succede nel cervello e nel midollo spinale in termini di ricostruzione o potenziamento della ricostruzione”. Per Battaglia, “altrettanto importante è la ricerca in neuro-riabilitazione. Abbiamo già lanciato progetti con la macchina precedente che hanno dimostrato che la riabilitazione è una cura perché il cervello con la plasticità del sistema nervoso riesce a correggere una lesione compiendo comunque l’azione che doveva essere compiuta”.
Le ricerche saranno condotte da una squadra interdisciplinare che coinvolge l’Università, l’ospedale San Martino e la stessa fondazione dell’Aism. “Non è la prima volta – ricorda Battaglia – che si utilizza la risonanza magnetica nella ricerca riabilitativa a Genova. Nel 2004 è nato un centro di ricerca con una macchina che precede quella attuale. L’investimento di oggi ci consente di avere una macchina all’avanguardia a livello nazionale nel campo delle neuro-immagini ed è attrezzata per fare ricerche avanzante”. In Italia sono circa 118.000 le persone affette da sclerosi multipla, con 3.400 nuovi casi all’anno, di cui due terzi donne. “Le persone si ammalano prevalentemente tra i 20 e i 40 anni – spiega ancora Battaglia – e dovranno convivere per decenni con questa malattia visto che la durata della vita non è accorciata. Circa un 10% dei casi riguarda anche l’età pediatrica, così come può comparire anche nelle persone anziane seppur in misura minore”. In Liguria sono colpite più di 3.000 persone. “La metà è seguita dal centro di riabilitazione dell’Aism – spiega il presidente di Fism – convenzionato e accredito con il servizio sanitario nazionale, che è all’avanguardia per le metodologie, le linee guida e la formazione degli operatori. Sicuramente in Liguria abbiamo un’eccellenza con la presenza della Fondazione (Fism) con oltre cento persone che lavorano nella sede nazionale di Genova, coordinando gli oltre 13.000 volontari e il centinaio di sezioni su tutto il territorio italiano”.
Simone D’Ambrosio – Agenzia DIRE
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