Le Fiamme Gialle erano da giorni sulle tracce di un bagherese, Maurizio Campagna (cl. 1964), sospettato di dedicarsi alla stampa di falsi titoli di viaggio da utilizzare sui mezzi pubblici di Palermo. Le indagini svolte hanno fatto convergere l’attenzione su un locale e quando l’idea che all’interno fossero in corso operazioni di stampa ha trovato riscontro, è scattato il blitz che ha permesso di sorprendere il “tipografo” in piena attività, intento cioè alla produzione e al confezionamento in blocchetti dei falsi titoli di viaggio dell’impresa di trasporto palermitana. Il falsario è stato denunciato a piede libero per il delitto di “falsificazione di biglietti di pubbliche imprese di trasporto” e i falsi titoli sono stati sequestrati, così come computer, pendrive, stampanti laser a colori, altri macchinari da tipografia ed altra documentazione, ora al vaglio investigativo.
Nel corso della perquisizione della tipografia, i finanzieri hanno anche accertato come per far funzionare i macchinari Campagna si fosse allacciato abusivamente alla linea elettrica principale di E-Distribuzione S.p.a, occultando abilmente i collegamenti e causando un danno per la società di distribuzione ENEL stimato in circa 44.000 euro. Pertanto, il “tipografo” è stato arrestato in flagranza per il delitto di “furto aggravato di energia elettrica” e condotto innanzi all’Autorità Giudiziaria di Termini Imerese, territorialmente competente, la quale, dopo aver convalidato l’arresto, gli ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla Polizia Giudiziaria.
I biglietti falsificati presso la tipografia di Bagheria, dal prezzo di vendita di euro 1,40, sono della “nuova serie” messa in circolazione da AMAT appena un mese fa, dato che fa capire immediatamente la capacità dell’organizzazione di rispondere subito alle azioni che la società che gestisce i pubblici trasporti pone in essere per contrastare il problema della falsificazione. L’azione di servizio dei finanzieri, che prosegue per ricostruire il reale volume d’affari ed il profitto ottenuto dal sodalizio, ha posto in luce il rilevantissimo danno subito dall’AMAT e di conseguenza dall’utenza del trasporto pubblico. Il minore afflusso di cassa, infatti, non può che riflettersi sulla qualità del servizio.