Basta fare un giro sui social per leggere assurdità, aberranti, di italiani che postano tutta la loro ignoranza ed il loro razzismo per partito preso. Ma dal post, con l’odio razziale “virtuale” dei leoni da tastiera, al gesto materiale il passo è breve. Passo che sembra venga compiuto già da qualche parte. A Sacile, un comune di circa ventimila abitanti in provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, una testa di maiale è stata “omaggiata” alla residenza per richiedenti asilo gestita dalla cooperativa Karpos. La notizia, confermata da fonti di stampa locale, è stata ripresa anche da Debora Serracchiani, ex presidente della Regione ed esponente del Partito Democratico, che invita alla distensione del dialogo con un post sul proprio profilo Facebook. “Il clima sta diventando sempre più rovente e gli episodi di violenza stanno varcando un confine molto pericoloso”, scrive Serracchiani sul social. “La politica – prosegue l’ex presidente di Regione – ha un compito di indirizzo e di moderazione: non inciti, con parole e azioni, all’odio e alla divisione, perché si fa presto a superare il limite e dove si finisce non si sa”.