Mentre il mondo concentrava il proprio sguardo sull’approdo della nave Aquarius nel porto di Valencia, con oltre 600 operatori dell’informazione accreditati per il trionfale sbarco dei migranti della discordia, la stessa domenica mattina nel Mediterraneo centrale venivano trasbordati 42 superstiti di una delle innumerevoli tragedie sulla rotta Libia-Italia. Si tratta di sopravvissuti presi a bordo della USS Trenton, la nave da trasporto veloce della Marina statunitense. A prenderli a bordo dalla nave americana, in missione nel Mediterraneo centrale insieme ad una flotta della stessa bandiera ed una inglese, è stata Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana ieri mattina. La stessa nave bianca dei soccorritori del mare per antonomasia, aveva concluso la sera prima gli ultimi trasbordi di migranti soccorsi dalla marineria mercantile nel corso di diverse operazioni di salvataggio al largo della Libia. Oltre cinquecento a bordo della Diciotti che sta navigando verso l’Italia in attesa di consegne, che dovrebbero arrivare proprio in queste ore, sul porto in cui sbarcare.
Questa mattina la Diciotti, nel corso della sua navigazione verso un porto italiano, ha avvicinato l’isola di Lampedusa per una breve sosta tecnica. Nelle prime ore del giorno sono infatti stati evacuati quattro migranti per emergenze sanitarie con l’ausilio dei guardacoste di stanza sull’isola pelagica. Gli evacuati della Diciotti sono stati tutti visitati a Lampedusa dal dottor Pietro Bartolo. Tra questi un giovane migrante di nazionalità somala ripetutamente torturato in Libia ed affetto da frequenti crisi epilettiche. Insieme al giovane anche tre donne in avanzato stato di gravidanza, delle quali due trasferite poi in elisoccorso a Palermo per una immediata ospedalizzazione. Non è accertato se i quattro migranti evacuata da Nave Diciotti a Lampedusa facciano parte dei 42 superstiti del naufragio su cui è intervenuta la USS Trento. Un dato certo riguarda però la data di approdo in un porto sicuro per questi sopravvissuti che si trovano in mare, e con probabile bisogno di supporto psicologico, da prima che la nave militare americana li prendesse a bordo lo scorso martedì: sbarcheranno oggi dopo più di una settimana in mare.