La scossa è arrivata alle undici ed un minuto di questa mattina ed ha fatto tremare una gran parte del Mar Adriatico e le rispettive sponde. L’epicentro del sisma è stato localizzato dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia italiano a pochissimi chilometri a nord di Durazzo, in Albania. Un terremoto di magnitudo 5.1 gradi che ha scosso violentemente anche la vicina capitale Tirana, ad una trentina di chilometri dall’epicentro. Quindici chilometri di profondità per l’ipocentro di un sisma che, fino ad ora, sembra non aver causato danni a persone ma che ha messo a dura prova gli edifici delle più grandi città albanesi. La scossa è stata percepita, per la sua intensità, anche nelle città della riva opposta dell’Adriatico. Le onde sismiche si sono propagate fino a far tremare anche Brindisi e Lecce.
L’epicentro del terremoto è stato individuato a pochissimi chilometri dalla costa e segue di quattro giorni quello che ha colpito la costa greca con una intensità di 4.3 gradi sulla scala Richter. Tra i due eventi, quello del Peloponneso e quello dell’Albania, si è verificato uno sciame sismico in Italia con epicentro tra Massa e Modena, nel territorio del Comune di Pievepelago. La scossa più forte della sequenza che ha interessato la provincia modenese al confine con la Toscana è stata di 3.6 gradi di magnitudo. Oltre al colpo incassato da Pievepelago domenica alle nove del mattino, l’area è stato oggetto di varie scosse con stessa localizzazione e magnitudo che ha spesso superato i due gradi e mezzo e fino a magnitudo 3.0 lunedì alle 01:41.