Chiuse le indagini dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, nei giorni scorsi, i militari delle Fiamme Gialle ed i funzionari delle Dogane hanno individuato e sottoposto a sequestro 5 containers di pneumatici provenienti dalla Cina, presso il bacino di Prà Voltri, per un peso complessivo di circa 52 tonnellate, destinati ad una società di commercializzazione all’ingrosso con sede nell’hinterland milanese. La società italiana avrebbe poi curato la distribuzione sul territorio nazionale mediante la ramificata rete di gommisti dediti alla vendita al dettaglio di cui è fornitrice.
L’importante sequestro di pneumatici recanti falsi indicatori prestazionali, uno dei più imponenti mai operati in Italia, trova collocazione nella specifica attività di contrasto all’importazione ed alla distribuzione sul territorio nazionale di merce non rispondente agli standard qualitativi e di sicurezza previsti dalla delicata normativa di settore. Gli pneumatici rinvenuti riportavano non solo false informazioni di fabbricazione, attraverso l’apposizione di date posteriori a quelle di effettiva produzione in modo da alterarne e posticiparne la data di scadenza, ma certificavano pericolosamente livelli di efficienza prestazionale non rispondenti alle effettive capacità di aderenza all’asfalto.
Un complesso sistema di frode ingegnosamente ideato con la finalità di porre in commercio pneumatici dichiarati adeguati a qualsiasi condizione metereologica, ma in realtà non in possesso dei requisiti di sicurezza minimi a renderli utilizzabili su asfalto bagnato ed in presenza di condizioni metereologiche avverse. Il direttore dell’Associazione Nazionale dell’Industria della Gomma (Assogomma), investito della problematica, ha così sottolineato l’eccezionalità dell’operazione posta in essere dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane dichiarando: “il sequestro operato rappresenta il primo esempio su scala internazionale di ritrovamento di pneumatici con data postergata: una grave non conformità che, oltre a configurare gli estremi della contraffazione, può costituire un elemento di pericolosità per la sicurezza stradale”.
Le Fiamme Gialle e l’Agenzia delle Dogane hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria del capoluogo ligure il rappresentante legale della società lombarda a cui l’illecito business avrebbe fruttato un guadagno di circa 1.200.000,00 euro. Guardia di Finanza ed Agenzia delle Dogane stanno adesso operando approfondimenti investigativi volti a verificare la pericolosità di pregresse analoghe spedizioni, ovvero la portata nazionale del gravoso fenomeno fraudolento nel suo complesso.