Da Goro alla Libia, questo il destino per la motovedetta di Goro che il Governo avrebbe deciso di spostare dalla Capitaneria di Porto per destinarla al rafforzamento dei controlli in mare della Guardia Costiera del paese nordafricano. Ma il PD non ci sta.
È “inconcepibile vedere come si scelga di togliere un’imbarcazione strategica per la lotta al bracconaggio, utilizzata proprio per vigilare in Sacca contro i predoni di vongole, e per garantire la sicurezza della nostra costa – commenta il consigliere regionale e segretario dell’Emilia-Romagna, Paolo Calvano – mi impegnerò insieme alla senatrice Paola Boldrini affinché la voce dei cittadini di Goro arrivi a chi si prende la responsabilità di sottrarre uno strumento prezioso per la lotta alla pesca di frodo ad una comunità costituita da circa 1.200 pescatori, ai quali si sommano i diportisti, per il controllo della quale resterebbe a disposizione solo un’imbarcazione”.
Sulla questione interverrà domani, in commissione Affari Esteri, dove inizierà la discussione del provvedimento, la senatrice PD che promette battaglia ed esige di sapere “se sono state verificate le conseguenze della sottrazione della motovedetta. E se vi è la garanzia di una sostituzione del mezzo. Lasciare sguarnita la Capitaneria di Porto – sottolinea Boldrini – sarebbe infatti un errore gravissimo, sia per la sicurezza delle acque sia, di conseguenza, per il lavoro dei pescatori, visto che la motovedetta controlla un territorio molto vasto, di grande importanza ambientale ed economica, con circa 1.300 natanti registrati”. Insomma, sulla questione “va fatta la massima chiarezza, non sono temi sui quali può esistere il minimo margine di approssimazione”.