Vincenzo Li Muli, 19 luglio 1992
Vincenzo amava le moto e le auto da corsa ma da sempre il suo sogno era quello di diventare poliziotto. Ci riuscì nel 1990, e nella primavera del 1992 fu assegnato alla Questura di Palermo. [Leggi tutto l'articolo]
Vincenzo amava le moto e le auto da corsa ma da sempre il suo sogno era quello di diventare poliziotto. Ci riuscì nel 1990, e nella primavera del 1992 fu assegnato alla Questura di Palermo. [Leggi tutto l'articolo]
L’agente Emanuela Loi fu la prima donna poliziotto a morire in una strage di mafia. Entrò nella Polizia di Stato nel 1989 e frequentò il 119º corso presso la Scuola Allievi Agenti di Trieste. Fu [Leggi tutto l'articolo]
Dopo aver svolto il servizio militare nell’aeronautica, Claudio Traina decide di entrare in polizia giovanissimo. Dopo aver frequentato il corso di formazione presso la scuola di Polizia ad Alessandria, entra a far parte della squadra [Leggi tutto l'articolo]
L’agente scelto Walter Eddie Cosina nasce a Norwood, in Australia, da una famiglia di origine triestina emigrata nel dopoguerra. A metà degli anni 1960 la famiglia ritorna in Italia, a Muggia. Rimasto orfano di padre [Leggi tutto l'articolo]
Il capo scorta assistente capo Agostino Catalano aveva 43 anni ed era stato sposato con Maria Pace ma era rimasto vedovo tre anni prima. La moglie era morta per un tumore, lasciandolo solo con i [Leggi tutto l'articolo]
Sono passati 26 anni dalla strage di via d’Amelio a Palermo nella quale persero la vita Paolo Borsellino e cinque dei sei membri della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina [Leggi tutto l'articolo]
Il pomeriggio del 19 luglio del 1992, ventisei anni fa, il giudice Paolo Borsellino era diretto verso la casa della madre dopo aver pranzato con la famiglia a Villagrazia di Carini, in provincia di Palermo. [Leggi tutto l'articolo]
“Mi aspetto molto da quei ragazzi che una volta mi invitarono a Pomigliano d’Arco. Fu proprio Luigi Di Maio a invitarmi. Allora era un ragazzino. Si parlò di verità e di giustizia e ritengo fondamentale [Leggi tutto l'articolo]
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “A ventisei anni di distanza sono vivi il ricordo e la commozione per il vile attentato di via d’Amelio, in cui hanno perso la [Leggi tutto l'articolo]
“Ero a bordo quando le motovedette libiche di Tripoli, quelle donate dall’Italia e con equipaggi allenati e istruiti anche dall’Italia, ci hanno sparato, sequestrato con le accuse di essere trafficanti o con azioni di pirateria [Leggi tutto l'articolo]
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