Ieri, circa cinque ore dopo lo sbarco autonomo di un gruppo di migranti tunisini nel porto di Lampedusa, un’altra barca ha raggiunto la darsena e ormeggiato nello stesso punto della precedente. Questa volta a bordo c’erano una ventina di migranti e la barca era qualche metro più grande. Il flusso migratorio dai porti della vicina Tunisia continua a vedere harragas che bruciano la frontiera per approdare senza alcuna difficoltà sulle coste italiane. Quelle su cui è certo il dato statistico sono le coste delle isole minori, come appunto Lampedusa. Non è certo che allo stesso tempo le coste più lunghe e difficili da controllare della Sicilia sudoccidentale non registrino sbarchi fantasma. Il flusso migratorio che dalla Tunisia conduce dritto sulle coste siciliane, dell’isola maggiore o delle minori pelagiche, non è l’unico e nello stesso giorno un’imbarcazione è stata “agganciata” a sud della Sardegna dalle Fiamme Gialle.
I finanzieri della Stazione Navale di Cagliari hanno intercettato e fermato un’imbarcazione con a bordo 14 migranti, tra cui 2 minori, di presunta nazionalità algerina. L’avvistamento, a circa 52 miglia sud ovest di Capo Teulada, è avvenuto nel tardo pomeriggio della giornata di ieri ad opera di un velivolo della Sezione Aerea di Elmas impegnato in attività di ricognizione a largo raggio. Si trattava, in questo caso, di un piccolo natante in legno lungo circa 12 metri con motore fuoribordo da 40 CV. Dopo un lungo monitoraggio, è stato affiancato nelle primissime ore della giornata odierna da un guardacoste d’altura della stessa Guardia di Finanza che, dopo aver preso a bordo i migranti risultati essere in buone condizioni di salute, ha fatto rotta in direzione del porto di S. Antioco per le successive operazioni di sbarco.
Tutti i migranti – dichiara la Guardia di Finanza – al termine delle attività di identificazione sono stati accompagnati al centro di Monastir. Dall’inizio dell’anno i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale hanno denunciato a piede libero per ingresso illegale nel territorio dello Stato italiano 103 soggetti e sequestrato 8 evidenziando al contempo la concretezza del flusso migratorio nordafricano algerino.