Spari a Vicofaro, in provincia di Pistoia. Verso le 11 di ieri sera “due giovani italiani al grido ‘negri di merda’ hanno sparato uno o due colpi di arma da fuoco in direzione di uno dei nostri ragazzi migranti che fortunatamente è rimasto illeso. Sono in corso le indagini”. Lo scrive su Facebook don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro.
Il presidente della Regione, Enrico Rossi:
“Anche in Toscana è caccia al nero, Governo condanni”
“Anche in Toscana la caccia al nero. Ma per Salvini e per Di Maio nessun problema di razzismo”. Lo dichiara Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, spiegando che questa mattina ha ricevuto da Vannino Chiti il messaggio di don Biancalani in cui denunciava l’aggressione di ieri sera. “Ora ci aspettiamo parole inequivocabili di condanna dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e dai rappresentanti del governo 5Stelle-Lega- prosegue Rossi-. Cos’altro deve accadere per capire che siamo dentro una pericolosissima spirale di razzismo e violenza?”
Don Massimiliano Biancalani,
un prete scomodo vicino ai migranti
A denunciare i colpi di pistola partiti ieri sera – probabilmente con una scacciacani – in direzione di un migrante africano a Vicofaro, in provincia di Pistoia, è stato don Massimo Biancalani. Il tutto avviene a circa un anno da un altro episodio di cronaca che portò il parroco sulle prime pagine nazionali. Era fine agosto dell’anno scorso, infatti, quando don Massimo Biancalani si fece ritrarre in alcune foto con dei ragazzi di colore che lui stesso aveva accompagnato in una piscina come premio per aver lavorato come cuochi e camerieri per una onlus, con la didascalia ‘Loro sono la mia patria, i fascisti e i razzisti i miei nemici’.
Tra le altre iniziative di don Biancalani, spesso accusato di voler apparire troppo su tv e giornali, anche la ‘Pizzeria dal rifugiato‘, con margherite e capricciose sfornate e servite direttamente da ragazzi africani, e altre dichiarazioni anti-Salvini sull’immigrazione. Come quando disse, poco più di un mese fa, disse: “Non si lasciano in mezzo al mare per giorni persone che rischiano la vita”.
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Sicuramente un gesto da condannare, ma il parroco li prende i regionali la sera, con fiotti di cittadini stranieri che alzano la voce come in un festino privato? E che deridono il governo italiano? Il parroco ha visto i capitreno toscani evitare di chiedere i biglietti ai cittadini stranieri? Il parroco è stato aggredito e preso a calci da un cittadino africano, in un'altra regione, mentre semplicemente si discuteva, senza alcuna violenza, con la propria compagna?
La discriminazione razziale va condannata, con fermezza, ma una domanda dobbiamo porcela: da cosa nasce?