Estorsioni e spaccio, 25 arresti tra Puglia e Basilicata

Impegnati 330 agenti delle Forze dell’Ordine, arrestati 25 criminali. Operazione eseguita tra due regioni, Puglia e Basilicata. Eseguite 22 perquisizioni domiciliari nelle province di Matera, Potenza, Bari, Lecce, Foggia, Milano e Salerno. Colpiti i clan Russo, Donadio e Schettino

Gli agenti delle Forze dell’Ordine impegnati nell’operazione di questa mattina sono stati 330. Al giro di arresti hanno preso parte Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Il piccolo esercito di agenti ha dato esecuzione a 25 arresti tra le regioni di Puglia e Basilicata. Agli arrestati vengono mosse accuse per associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, incendio e danneggiamento a seguito di incendio, minaccia aggravata dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, tentato omicidio aggravato e lesioni personali, trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolare il gruppo criminale mafioso. Diversi i clan colpiti dall’operazione che arriva in chiusura di un lungo periodo di indagini sulla malavita organizzata che operava sul litorale jonico-lucano.

La notizia completa:

Al termine di una lunga indagine svolta da Polizia, Carabinieri e Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, sono state arrestate 25 persone appartenenti a tre diversi gruppi criminali operanti sul litorale jonico-lucano. Stamattina 100 agenti delle questure di Potenza e Matera, 170 carabinieri del ROS e del Comando provinciale di Matera, e 60 militari della Comando provinciale della Guardia di Finanza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli indagati. Numerose le accuse nei confronti degli arrestati: associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, incendio e danneggiamento a seguito di incendio, minaccia aggravata dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, tentato omicidio aggravato e lesioni personali, trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolare il gruppo criminale mafioso. Durante l’indagine sono stati sequestrati in totale sette chili di droga (cocaina, hashish, eroina e marijuana) e individuati alcuni investimenti intestati a prestanome.

L’associazione armata di tipo mafioso denominata “Schettino”, aveva base a Scanzano Jonico (Matera) e si dedicava principalmente al racket delle estorsioni ai danni di imprenditori del metapontino, nonché allo spaccio di droga. La mafiosità degli “schettiniani” si manifestava anche con l’imposizione di guardianie, estorsioni a imprenditori e incendi ai loro beni, reinvestimento di denaro in attività lecite, controllo di attività economiche, fittizia intestazione di beni e tentativi di infiltrarsi negli appalti pubblici. Il clan “Russo” si occupava principalmente di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish. Gli appartenenti al gruppo “Donadio” operavano invece nel comune di Montalbano Jonico (Matera) e, anche loro si dedicavano al traffico e spaccio di droga, rifornendosi di merce direttamente dagli altri due gruppi. Con l’aiuto di un elicottero e di unità cinofile, poliziotti e militari hanno inoltre eseguito 22 perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e droga, nonché diversi sequestri preventivi di beni, terreni e attività imprenditoriali nelle province di Matera, Potenza, Bari, Lecce, Foggia, Milano e Salerno.

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