Una barca con a bordo 13 persone si è ribaltata lunedì naufragando al largo delle coste della Tanzania. Il bilancio è stato di sette vittime ed un disperso. Erano tutti migranti partiti dall’Etiopia e diretti in Sud Africa. Si cerca ancora il corpo del capitano dell’imbarcazione, la cui nazionalità è a tutt’ora sconosciuta. Cinque i superstiti, soccorsi dalla Polizia della Tanzania che ha subito contattato le autorità etiopi per coordinare i soccorsi.
La migrazione etiope verso il Sud Africa, Stato florido del continente africano, non è una novità dovuta al tentativo di chiusura della rotta sul Mediterraneo centrale verso l’Europa. I migranti etiopi tendono a tentare la sorte verso il Sud Africa con regolarità, ma solitamente attraverso un corridoio di attraversamento della Tanzania, via terra. Percorso solitamente monitorato dalle autorità tanzanite che collaborano con quelle etiopi. Meno comune è il tentativo di aggirare via mare l’ostacolo dell’alleato della patria da cui fuggono i migranti.
La notizia è stata confermata dall’Agenzia Reuters che ha anche sentito il comandante della polizia regionale di Tanga, Edward Bukombe. Il comandante ha dichiarato alla Reuters che l’imbarcazione è naufragato nelle prime ore di lunedì al largo dell’Oceano Indiano, vicino al confine marittimo della Tanzania con il Kenya. Bukombe ha anche detto alla Reuters che il servizio di immigrazione della Tanzania era in contatto con l’ambasciata etiope per organizzare soccorsi e sepolture. I superstiti hanno confermato alla Polizia della Tanzania che erano diretti, quale destinazione finale della migrazione, in Sud Africa.