Nuove ossa sono state trovate nella sede della Nunziatura Apostolica in via Po, a Roma. In particolare si tratta di parte di una parte di cranio e di una mandibola. Il rinvenimento, secondo quanto si apprende, è stato il frutto di un nuovo sopralluogo, ancora in corso, da parte degli investigatori disposto dagli inquirenti dopo l’accertamento che ai resti scoperti la scorsa settimana mancavano gli arti inferiori.
Ieri intanto è emerso un altro dato importante: le ossa ritrovate nella Nunziatura Apostolica di via Po, a Roma, “non sono della moglie del custode” che ha alloggiato nell’edificio all’interno di Villa Giorgina. L’anticipazione è di ‘Chi l’ha visto?’: secondo fonti del programma di Raitre, infatti, la donna non è scomparsa.
Nei giorni successivi al ritrovamento si era parlato di litigi all’interno della coppia che avrebbero potuto degenerare in un omicidio. A proposito dell’identità delle ossa, si è tornati a parlare di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, scomparse 35 anni fa a un mese di distanza l’una dall’altra. “È presto per avere certezza sul Dna, occorrono almeno otto-dieci giorni”. Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che ieri mattina, insieme alla sua legale Laura Sgrò, ha avuto un incontro con i pm che indagano sulle ossa rinvenute a Villa Giorgina, sede della Nunziatura Apostolica a Roma in via Po. “Vogliamo capire chi per primo ha associato questa vicenda a quella di mia sorella- ha aggiunto Pietro Orlandi- Anche su questo attendiamo risposte dagli inquirenti”.
La notizia del precedente ritrovamento:
Potrebbe riaprirsi il caso Emanuela Orlandi? Forse presto per dirlo. Di certo c’è che sono in corso indagini sul ritrovamento, avvenuto lunedì 29 ottobre durante alcuni lavori di ristrutturazione, di alcune ossa in un seminterrato di alcuni locali della sede della Nunziatura apostolica di via Po, a Roma. Lo ha reso noto nella serata di ieri la sala stampa della Santa Sede.
Il Vaticano sta indagando su queste ossa- per ora non è stato possibile capire se appartengano ad una sola persona- ma le indagini si svolgono in collaborazione con la magistratura italiana. La Procura di Roma, che indaga per omicidio, ha disposto alcuni accertamenti, in primis genetici per capire se le ossa possano essere compatibili con il DNA di Emanuela Orlandi. In particolare si stanno facendo delle analisi comparative, a partire da denti e cranio. Potrebbe trattarsi anche di Mirella Gregori, un’altra ragazzina il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Emanuela Orlandi sparì nel nulla il 22 giugno 1983.
Commenta per primo