Sul capo di Gaspare Calafato, 44enne nativo di Agrigento ma residente a Paliano (Fr), pendeva un provvedimento di cattura per reati in materia di illecita detenzione di sostanze stupefacenti emesso dall’Autorità Giudiziaria tedesca nel 1998. Insospettabile, per molti, ma non per i Carabinieri della provincia di Agrigento che non avevano dimenticato il mandato di cattura a suo carico. Calafato però credeva di poter circolare liberamente per la provincia agrigentina senza che nessuno si preoccupasse di lui e dell’ordine di cattura emesso venti anni prima. Così però non stavano le cose e la sua sicurezza gli è stata fatale. I primi sospetti della sua presenza sul territorio, i Carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro li avevano avuti recentemente, quando erano stati notati dei movimenti sospetti di alcuni suoi conoscenti. Questi avevano portato i militari a prendere in considerazione l’ipotesi che l’uomo potesse trovarsi proprio a Palma di Montechiaro. Dopo numerosi appostamenti i sospetti si sono infatti rivelati realtà. A questo punto, alcuni carabinieri in borghese hanno iniziato a pedinare un’auto con a bordo una persona fortemente somigliante al ricercato. Riscontrata la marcata somiglianza con Gaspare Calafato è scattato il blitz con varie pattuglie dei Carabinieri in pieno centro a Palma di Montechiaro. L’uomo, vistosi accerchiato e circondato, si è lasciato ammanettare senza opporre alcuna resistenza. Al 44enne agrigentino è stato quindi notificato il provvedimento emesso dalla magistratura tedesca e, dopo le operazioni di identificazione, è stato subito trasferito in carcere.
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