di Massimo Costanza
Domani, sabato 8 dicembre 2018, in tre piazze europee importanti ovvero a Roma, Torino e Parigi decine di migliaia di cittadini europei manifesteranno le loro ragioni.
– A Torino i NoTAV recrimineranno il loro diritto alla superiorità numerica ostentata rispetto alla piazza di qualche settimana addietro che manifestava per il SiTAV;
– A Roma i simpatizzanti della Lega manifesteranno le loro ragioni preceduti da una campagna mediatica imponente che ha lungamente contrapposto le ragioni mediatiche dell’ “IO CI SARÒ è dell’ IO NON CI SARÒ “;
– A Parigi, per il quarto sabato consecutivo, andrà in scena la sagra dello “spacco tutto c’ho il gilet giallo”, sagra fortemente contestata dalla Gendarmerie che accusa i media di fomentare questo movimento ingigantendolo;
Tre piazze.
Tre storie diverse.
Un unico filo conduttore che le lega ovvero la dipendenza morbosa, ossessiva, quasi generante oserei definirla, dall’opinione pubblica e dai media.
Saranno 50mila in più a Torino?
Ci sarà a Roma anche quel politico che ha utilizzato la sua faccia per promuovere con la maschera Facebook “Ci Sarò anch’io” la manifestazione?
Saranno in grado i cameraman a Parigi di riprendere in diretta ed a favore di luce le case in fiamme e le auto distrutte?
Sembra quasi impossibile uscire da queste logiche e paradossalmente si perde il senso logico delle tre manifestazioni: che ci dicano a Torino perché quest’opera, già iniziata, dovrebbe essere interrotta; che ci dicano a Roma perché manifestano se sono da 6 mesi al governo ed hanno prodotto una legge sull’immigrazione quantomeno discutibile; che ci dicano a Parigi questo malcontento sociale diffuso come possa essere tradotto in atti concreti perché io francamente a queste domande vorrei adeguate risposte. Nel frattempo domani, sabato dell’Immacolata, mi godrò a passeggio con mia figlia la mia piazza che sarà forse insignificante mediaticamente ma che certamente risulta essere ai miei occhi straordinariamente bella ed impareggiabile.
Commenta per primo