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Fuga di Salvini: “No al processo”. Toninelli: “Processate anche noi”

Con una lettera al Corriere della Sera, il ministro Matteo Salvini lancia una nuova linea sul caso Diciotti: fino a ieri, con la spavalderia che lo contraddistingue, aveva sempre sostenuto che voleva essere processato e invitava i parlamentari (in particolare quelli del Movimento 5 stelle) a votare in coscienza sull’autorizzazione o meno al suo processo. Oggi scrive che ci ha riflettuto e pensa che questo processo non vada fatto. “Dopo aver riflettuto a lungo su tutta la vicenda, ritengo che l’autorizzazione a procedere debba essere negata”, si legge nella lettera che il ministro dell’Interno ha inviato al Corriere. Salvini sottolinea che “il contrasto all’immigrazione clandestina corrisponde a un preminente interesse pubblico”. E ricorda, poi, di aver agito, in raccordo con il resto del Governo, per “verificare la possibilità di un’equa ripartizione tra i Paesi dell’Ue degli immigrati a bordo della nave Diciotti”. La conclusione di Salvini è questa: “Non rinnego nulla e non fuggo dalle mie responsabilità di ministro. Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”.

Toninelli: Scelta collegiale, processino anche me

La decisione sulla nave Diciotti l’abbiamo “presa insieme, io, Salvini, il presidente del Consiglio e tutto il Governo. Se processano Salvini devono processare anche me e tutto il Governo. È stata una decisione collegiale, se vogliono farlo diventare un processo al governo vogliamo andare tutti davanti a un giudice”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a ‘Mattino 5’.

Sarti: Libertà di coscienza? Posizione M5S chiara

“Salvini ha chiesto libertà di coscienza, che però non è la nostra posizione. Avete già visto cosa ha dichiarato il vicepremier Di Maio domenica sera in trasmissione. La nostra posizione in generale sulle autorizzazioni a procedere penso sia abbastanza risaputa”. Lo precisa la presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Sarti (M5s), interpellata dai cronisti sulla lettera del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso Diciotti, a margine di una conferenza all’Anac. Poi, aggiunge: “Che questo sia un caso particolare nessuno lo mette in dubbio, perchè non è la classica richiesta della procura per intercettazioni, o per un mandato d’arresto o per insindacabilità di opinioni: è un caso che non ci è mai capitato, che non ha riguardato solo il ministro Salvini, ma che è stata una scelta condivisa con gli altri ministeri e con il governo”. Ancora: “È risaputo però come il Movimento Cinque stelle si comporta con le autorizzazioni a procedere. Mi auguro che i senatori e tutti noi continueremo a comportarci come abbiamo sempre fatto. Penso sia ormai chiaro”.

Di Stefano: Autorizzazione sempre, ma Conte e Di Maio parte del processo

“È evidente che Salvini abbia cambiato idea o almeno il suo avvocato. Per noi è semplice, noi siamo abituati a lavorare con la coerenza e abbiamo sempre detto che l’autorizzazione al giudice va data. Noi l’autorizzazione la diamo sempre”. Così il sottosegretario agli Esteri ed esponente del M5s, Manlio Di Stefano a Radio Anch’io. Attenzione però, aggiunge, “perchè Conte e Di Maio hanno detto chiaramente noi siamo disposti a farci processare insieme, credo che debbano essere parte del processo perchè le scelte fatte sull’immigrazione sono scelte collegiali del governo”.

Martina: Salvini si difenda nel processo e non dal processo

“Sequestrare persone in mare o in un porto non ha nulla a che fare con l’interesse pubblico. È contro la Costituzione. Salvini gioca allo sceriffo, si sente sopra la legge, ma poi vuole lo scudo del Senato. Si difenda nel processo e non dal processo”. Così su Twitter il candidato alla segreteria del Partito democratico Maurizio Martina.

Marcucci: I 5 stelle salveranno Salvini

“Il M5S si appresta ad archiviare anche la battaglia contro l’immunità parlamentare, d’altra parte è già successo su tantissimi altri argomenti. Quando in Aula si tratterà di essere coerenti con quanto detto per anni, i senatori 5 stelle salveranno il capitano Salvini dal processo”. Lo afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.

Meloni: Se M5S vota autorizzazione è fine alleanza di Governo

“Fa bene Salvini a chiedere al Senato che sia respinta la richiesta dei magistrati di mandarlo a processo per il caso Diciotti. Fratelli d’Italia lo ha sempre detto: il ministro dell’interno ha fatto solo il suo dovere, per questo voteremo no. Sarebbe a questo punto scandaloso se il M5S votasse per far processare uno dei vice premier, sarebbe la definitiva rottura dell’innaturale alleanza di governo grillo leghista”. È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Agenzia DIRE

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