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Aspra, mare e tradizioni di un borgo che ha il suo museo

di Paolo Pennino

Un giorno, i fratelli Girolamo e Michelangelo Balistreri ebbero l’idea di realizzare un museo: il Museo dell’Acciuga. La lunga tradizione di una famiglia di salatori di acciughe ha così trovato il suo luogo di conservazione ed i suoi custodi per essere tramandata alle nuove generazioni mentre la tecnologia sta trasformando il metodo e la cultura dell’antico borgo marinaro. Il Museo dell’Acciuga, in poco tempo, è divenuto itinerario per scuole e turisti che possono riscoprire una storia antica visitando un bellissimo borgo ed il suo antico lungomare. La vocazione di Aspra si sta infatti spostando verso il turismo e la salagione diventa sempre più appannaggio delle grosse industrie a scapito degli antichi “masìani”, i piccoli magazzini in cui si lavorava l’acciuga.

Nel Museo dell’Acciuga dei fratelli Balistreri si possono vedere elementi scenografici originali utilizzati in Baarìa da Giuseppe Tornatore e le macchine con cui si lavorava e inscatolava l’acciuga. Sul lungomare è invece ancora possibile veder scorrere il tempo secondo lo stile di vita e la tradizione asprense, le piccole barche in legno con i colori tipici della marineria locale e l’incantevole vista sul porto di Palermo. Aspra, il museo e le tradizioni vengono narrate nel servizio dal fondatore del Museo dell’Acciuga, Michelangelo Balistreri, dal vicepresidente della Pro Loco di Aspra Maurizio Sardina e dal presidente della Associazione Comunità Marinara di Aspra Mimmo Aiello. Il Museo dell’Acciuga si trova al civico numero 1 di via Cotogni, ad Aspra.

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