Il presidente cinese, Xi Jinping, è giunto a Villa Madama dove è stato accolto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Qui ha avuto luogo la cerimonia di firma del memorandum di intesa tra Italia e Cina, che prevede 29 accordi, 10 commerciali e 19 istituzionali. Dietro il tavolo della firma le bandiere italiana, europea e cinese.
Tra gli accordi, è stato firmato il Memorandum d’Intesa tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Popolare Cinese sulla collaborazione nell’ambito della ‘Via della Seta Economica’ e dell’’Iniziativa per una Via della Seta marittima del 21° secolo’. Ieri il leader cinese ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito la Via della Seta “Una strada a doppio senso”.
LE 19 INTESE ISTITUZIONALI
Sono 19 le intese istituzionali firmate tra Italia e Cina a Villa Madama in occasione della visita del presidente cinese Xi Jinping. Questa la lista.
1 – Accordo tra il governo italiano e quello cinese in merito a una collaborazione nell’ambito della ‘Via della Seta Economica’ e dell’iniziativa per una Via della Seta Marittima del Ventunesimo Secolo. L’accordo è stato firmato dal vicepremier Luigi Di Maio e dal presidente della National Development and Reform Commission (Ndrc) He Lifeng.
2 – Protocollo d’intesa per la promozione della collaborazione tra Startup Innovative e tecnologiche tra il ministero dello Sviluppo economico italiano e il ministero della Scienza e Tecnologia cinese, firmato dal vice premier Luigi Di Maio con il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.
3 – Memorandum d’Intesa tra il ministero dello Sviluppo economico italiano e il ministero del Commercio cinese sulla cooperazione nel settore del commercio elettronico, firmato dal vice premier Luigi Di Maio e dal ministro del Commercio cinese Zhong Shan.
4 – Accordo tra il governo italiano e il governo cinese per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, firmato dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese Wang Yi.
5 – Protocollo sui requisiti fitosanitari per l’esportazione di agrumi freschi dall’Italia alla Cina tra il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo e l’Amministrazione generale delle Dogane cinese, firmato dal ministro Gian Marco Centinaio e l’ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu.
6 – Memorandum d’Intesa tra il ministero per i Beni e le Attività culturali italiano e l’Amministrazione nazionale per il Patrimonio Culturale cinese (Ncha) sulla prevenzione dei furti, degli scavi clandestini, importazione, esportazione, traffico e transito illecito di Beni Culturali e sulla promozione della loro restituzione, firmato dal ministro Alberto Bonisoli con il direttore della Ncha, Liu Yuzhu.
7 – Restituzione di 796 reperti archeologici appartenenti al patrimonio culturale cinese, nell’ambito dell’accordo firmato dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, e il ministro della Cultura e del Turismo Luo Shugang.
8 – Piano di azione sulla collaborazione sanitaria tra il ministero della Salute italiano e la Commissione nazionale per la Salute cinese, firmato dal ministro Giulia Grillo e l’ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu.
9 – Protocollo tra il ministero della Salute italiano e l’Amministrazione Generale delle Dogane cinese in materia di ispezione, quarantena e requisiti sanitari per l’esportazione di carne suina congelata dall’Italia alla Cina, firmato dal ministro Giulia Grillo e l’ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu.
10 – Protocollo tra il ministero della Salute italiano e l’Amministrazione Generale delle Dogane cinese sui requisiti sanitari per l’esportazione di seme bovino dall’Italia alla Cina, firmato dal ministro Giulia Grillo e l’ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu.
11 – Memorandum d’Intesa tra il ministero degli Esteri italiano e il ministero degli Esteri cinese sulle consultazioni bilaterali, firmato dal vice ministro degli Esteri, Emanuela Del Re, e il vice ministro degli Esteri cinese, Wang Chao.
12 – Memorandum di Intesa tra il ministero per i Beni e le Attività culturali italiano e l’Amministrazione nazionale per il patrimonio culturale cinese (Ncha) sul progetto di gemellaggio volto alla promozione, conservazione, conoscenza, valorizzazione e fruizione di siti italiani e cinesi iscritti nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. A firmarlo, la sottosegretaria ai Beni Culturali, Lucia Borgonzoni, e il direttore della Ncha, Liu Yuzhu.
13 – Memorandum d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano e il ministero della Scienza e Tecnologi cinese sul rafforzamento della Cooperazione sulla Scienza, Tecnologia e Innovazione, firmato dal capo dipartimento dell’Università e della Ricerca del ministero dell’Istruzione italiano, Giuseppe Valditara, e l’ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu.
14 – Patto di gemellaggio tra la città di Verona e la città di Hangzhou per la promozione della conoscenza, valorizzazione e fruizione de rispettivi siti iscritti nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, firmato dal sindaco di Verona, Federico Sboarina, e dal vice sindaco di Hangzhou, Miao Chengchao.
15 – Gemellaggio tra l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e il Comitato di gestione per il Patrimonio dei ‘Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani’ dello Yunnan volto alla promozione della conoscenza, valorizzazione e fruizione dei siti iscritti nelle Liste del Patrimonio Mondiale Unesco italiani e cinesi. A firmarlo il presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Gianfranco Comaschi, e l’assessore ai Beni Culturali della provincia dello Yunnan, Yang Decong.
16 – Protocollo di Intesa tra l’Agenzia Spaziale italiana e la China National Space Administration sulla cooperazione relativa alla missione ‘China Seismo-Electromagnetic Satellite 02’ (Cses-02), firmato dal commissario straordinario dell’Agenzia Spaziale italiana, Piero Benvenuti (Tbc), e il vice direttore della China National Space Administration, Zhang Jianhua.
17 – Memorandum d’Intesa tra Rai-Radiotelevisione italiana Spa e China Media Group, firmato dall’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini e il direttore generale Shen Haixiong.
18 – Accordo sul servizio italiano Ansa-Xinhua, firmato dall’amministratore delegato Ansa, Stefano De Alessandri, e il presidente di Xinhua Cai Mingzhao.
19 – Memorandum d’intesa tra ToCHin Hub China Global Philanthrophy Institute and China Development Research Foundation, firmato dal vice presidente di Torino World Affairs Institute (T.wai) e direttore di TOChina Hub, Giovanni Andornino, e il vice segretario generale di China Development Research Foundation Fan Jin e il presidente di China Global Philanthrophy Institute, Wang Zhenyao.
MEF: Nuovo accordo per eliminare le doppie imposizioni
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha firmato oggi a Villa Madama con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, il nuovo accordo tra Italia e Cina per eliminare le doppie imposizioni fiscali. Il nuovo testo, che aggiorna quello in vigore dal 1990 e recepisce le raccomandazioni vincolanti del progetto OCSE/G20 BEPS, prevede: in materia di dividendi (Articolo 10) è prevista una riduzione dell’aliquota convenzionale di prelievo alla fonte rispetto all’ Accordo del 1986, dal 10% al 5%, nel caso di partecipazioni dirette di almeno il 25% del capitale della società che paga i dividendi, detenute per un periodo di almeno 365 giorni. Di tale riduzione dell’aliquota potranno pertanto beneficiare le imprese italiane che percepiscono dividendi di fonte cinese. Inoltre, la riduzione dell’aliquota relativa alle partecipazioni qualificate potrà incoraggiare la capitalizzazione delle imprese cinesi in Italia, attraverso investimenti in equity. Per gli altri dividendi, si applica l’aliquota del 10%; in materia di interessi (Articolo 11), la misura della ritenuta applicabile nello Stato della fonte non può eccedere un’aliquota pari al 10% dell’ammontare lordo degli interessi; è prevista un’aliquota ridotta dell’8% sugli interessi pagati a istituti finanziari, in relazione a prestiti con durata almeno triennale mirati a finanziare progetti d’investimento. Tuttavia, l’Accordo prevede l’esenzione da ritenuta alla fonte sui pagamenti di interessi in uscita quando il soggetto pagatore è il Governo o un ente locale, oppure quando gli interessi sono pagati al Governo o a un ente locale, alla Banca Centrale, a un ente pubblico, oppure a un ente il cui capitale è interamente posseduto dal Governo. Ciò consente, tra l’altro, di ripristinare l’esenzione sui pagamenti di interessi di fonte cinese percepiti da alcune istituzioni finanziarie pubbliche italiane le quali – in base all’Accordo del 1986 – non avevano più diritto all’esenzione in quanto non più detenute al 100% da capitale pubblico (CDP, Sace, Simest).
Inoltre, l’Accordo prevede l’esenzione da ritenuta in Italia sui pagamenti di interessi in relazione a titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti, quali i “Panda Bond” (oltre che eventualmente da Sace e Simest, Banca d’Italia) percepiti da soggetti residenti in Cina; in materia di royalties (Articolo 12) è previsto che l’aliquota generale applicabile nello Stato della fonte non possa eccedere il 10% sui canoni corrisposti per l’uso, o la concessione in uso, di un diritto d’autore su opere letterarie, artistiche o scientifiche ivi compresi il software, le pellicole cinematografiche e le pellicole o registrazioni per trasmissioni televisive o radiofoniche, nonché per brevetti, marchi, disegni o modelli, formule o processi segreti, o per informazioni concernenti esperienze di carattere industriale, commerciale o scientifico. E’ invece prevista un’aliquota effettiva del 5% (l’aliquota nominale del 10% si applica sull’ammontare del 50 per cento delle royalties) per i pagamenti relativi all’utilizzo o al diritto di utilizzo di attrezzature industriali, commerciali o scientifiche. Tale aliquota è inferiore a quella prevista per le stesse tipologie di pagamenti negli accordi stipulati dalla Cina con i principali Paesi europei, in cui la riduzione massima si attesta al 6%. In materia di capital gains (articolo 13) è confermato il trattamento delle plusvalenze derivanti dall’alienazione di partecipazioni qualificate con un livello minimo del 25%. Il nuovo accordo prevede tuttavia la tassazione di tali plusvalenze se detenute con un livello di partecipazione al di sopra di tale soglia in qualsiasi momento nei 12 mesi precedenti l’alienazione. Inoltre, per le tipologie di plusvalenze non espressamente disciplinate, la tassazione concorrente prevista nell’attuale Accordo è sostituita con la tassazione esclusiva nello Stato di residenza dell’alienante. Complessivamente, le disposizioni previste dall’Accordo realizzano una equilibrata ripartizione dei rispettivi diritti impositivi. Potranno inoltre contribuire a incoraggiare gli investimenti transfrontalieri e a fornire maggiore certezza fiscale alle imprese dei due Paesi.
Agenzia DIRE
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