Le norme su Quota 100 vanno “cancellate” e occorre mantenere il nesso tra l’età pensionabile e la speranza di vita. È l’impietoso giudizio dell’Ocse contenuto nel rapporto sull’Italia presentato al Mef. Positiva invece la valutazione sul reddito di cittadinanza che potrebbe “stimolare l’occupazione e ridurre la povertà”. Secondo l’istituzione con sede a Parigi, però, la misura simbolo del Movimento 5 stelle può funzionare solo con “sostanziali miglioramenti dei programmi di formazione e ricerca di lavoro”. Ciò dipenderà “dall’attuazione di un programma pluriennale per rinnovare i centri per l’impiego grazie a più ampi investimenti in sistemi informatici, strumenti di profilazione e risorse umane, in particolare nelle regioni in ritardo di sviluppo in cui le necessità sociali sono più ampie e più urgenti”.
Tornando a Quota 100, invece, per l’Ocse il pensionamento anticipato “rallenterà la crescita nel medio termine, riducendo l’occupazione tra le persone anziane e, se non applicata in modo equo sotto il profilo attuariale, accrescerà la diseguaglianza intergenerazionale e farà aumentare il debito pubblico”. Secondo le previsioni dell’Ocse il pil italiano dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2% nel 2019 e un aumento dello 0,5% nel 2020. La politica di bilancio espansiva e una debole crescita faranno lievitare il disavanzo delle finanze pubbliche, che passerà dal 2,1% del pil nel 2018 al 2,5% nel 2019 e al 3% nel 2020. “Per affrontare le sfide strutturali dell’Italia, è necessario un pacchetto di riforme pluriennali che consenta una crescita più solida e inclusiva e ripristini la fiducia nella capacità del Paese di avviare riforme”.
“Un programma credibile a medio termine per ridurre il rapporto debito/pil migliorerà la credibilità di bilancio e contribuirà a limitare il premio di rischio sul debito pubblico. In assenza di una politica di bilancio sostenibile, il margine per migliorare le infrastrutture, aiutare la popolazione disagiata e fornire i servizi pubblici attesi dai cittadini si ridurrà”, spiega l’istituzione con sede a Parigi. “L’elaborazione di leggi di bilancio nel quadro del Patto di Crescita e Stabilità dell’Unione Europea, che dovrebbe essere applicato in modo pragmatico, contribuirebbe a rafforzare la credibilità di bilancio costituendo un riferimento per la politica fiscale. Migliorando a breve la credibilità di bilancio, il premio di rischio sul debito pubblico calerebbe, accelerando la diminuzione del debito pubblico”, sottolinea l’Ocse.
Tenore di vita fermo al 2000
“Negli ultimi anni, l’economia italiana ha segnato una modesta ripresa, sostenuta dalle condizioni economiche globali, da una politica monetaria espansiva e dalle riforme strutturali. Tuttavia, recentemente, la ripresa è rallentata e l’Italia continua a subire le conseguenze di problemi sociali ed economici che perdurano”.
“Il tenore di vita degli italiani è quasi pari al livello rilevato nel 2000 e i tassi di povertà dei giovani restano alti. Negli ultimi decenni, le grandi disparità regionali si sono ampliate. Un pacchetto di riforme completo volto ad aumentare la produttività e la crescita dell’occupazione è essenziale per una crescita e un’inclusione sociale più solide”, si legge.
La replica di Di Maio
“L’Ocse a settembre 2018 ci chiedeva di non cancellare la Fornero. Oggi in un nuovo report scrive che bisogna subito abrogare Quota 100 perché crea debito e disuguaglianze. Poi scrive che il Reddito di cittadinanza ‘incoraggia l’occupazione informale’ e crea ‘trappole della povertà’. Sapete cosa significa tutto questo? Che stiamo andando nella giusta direzione”. Lo scrive su Facebook il vice premier Luigi Di Maio, che aggiunge: “Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto. Andiamo avanti così- prosegue il capo politico del M5S- con lo scopo di restituire dignità ai cittadini. Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro. I nostri prossimi passi sono un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie. No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!”, chiude.
Agenzia DIRE