di Vittorio Alessandro
Dura circa 15 minuti, ma questo filmato del New York Times va visto. Le immagini risalgono al 6 novembre 2017, quando una unità delle milizie libiche, una di quelle fornite dal governo italiano, arrivò a sparare contro la nave ONG Sea Watch, impedendole di soccorrere persone già in acqua, facendo in modo che annegassero.
Si vedono persone scomparire tra le onde nel totale disinteresse dei militari ed altre, salite sulla motovedetta, che vengono picchiate o rigettate in mare.
Immagini forti che spiegano il motivo per cui le navi umanitarie sottraggono i migranti soccorsi alla Libia, e gettano una cupa ombra sul ruolo del nostro Paese, dell’Europa e dell’Imo, nei cui confronti è necessario attivare pressione perché revochi il riconoscimento di una zona e di una organizzazione SAR libica. Il video è stato presentato nel corso dell’incontro “I sommersi e i salvati”, organizzato dall’Università di Genova nell’ambito del Festival del Mare.