di Vittorio Alessandro
Circola il testo del nuovo decreto “Sicurezza” predisposto dal Viminale. Secondo quella che, con ogni probabilità, sarà la versione finale del provvedimento, il mare territoriale, per norma internazionale libero al transito di chiunque salvo specifiche e remote ipotesi di divieto, sarà ora sottratto alla competenza del ministro dei Trasporti e consegnato a quello degli Interni che lo chiuderà, per ragioni di ordine pubblico discrezionalmente valutate, a chiunque abbia tratto migranti dal mare.
Il decreto è chiaramente indirizzato alle navi Ong, benché nessun giudice abbia mai accertato, a loro carico, ipotesi di favoreggiamento della immigrazione clandestina.
La norma – che prevede sanzioni fino a 50 mila euro per il comandante e la possibile confisca della nave – consentirà di respingere in alto mare anche mercantili e pescherecci che abbiano salvato persone, e perfino le barchette che riescono a raggiungere fortunosamente le nostre coste.
Insomma, una norma contro i migranti in mare scritta con il crocefisso in mano.
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