DL sicurezza: respingere con il crocefisso in mano

Il PuntoNave di Vittorio Alessandro

di Vittorio Alessandro

Circola il testo del nuovo decreto “Sicurezza” predisposto dal Viminale. Secondo quella che, con ogni probabilità, sarà la versione finale del provvedimento, il mare territoriale, per norma internazionale libero al transito di chiunque salvo specifiche e remote ipotesi di divieto, sarà ora sottratto alla competenza del ministro dei Trasporti e consegnato a quello degli Interni che lo chiuderà, per ragioni di ordine pubblico discrezionalmente valutate, a chiunque abbia tratto migranti dal mare.

Il decreto è chiaramente indirizzato alle navi Ong, benché nessun giudice abbia mai accertato, a loro carico, ipotesi di favoreggiamento della immigrazione clandestina.

La norma – che prevede sanzioni fino a 50 mila euro per il comandante e la possibile confisca della nave – consentirà di respingere in alto mare anche mercantili e pescherecci che abbiano salvato persone, e perfino le barchette che riescono a raggiungere fortunosamente le nostre coste.

Insomma, una norma contro i migranti in mare scritta con il crocefisso in mano.

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Ammiraglio in congedo, è stato a lungo responsabile della comunicazione della Guardia costiera e del reparto ambientale delle Capitanerie. Ha curato l’informazione istituzionale in occasione delle migrazioni via mare nel 2011 e del sinistro della Costa Concordia nel 2012; ha guidato la missione ambientale italiana Bahar in Libano nel 2006. Dal 2012 al 2017 ha presieduto il Parco Nazionale e l’Area marina protetta delle Cinque Terre. Nel 2014 ha pubblicato “Puntonave” (Mursia editore) e dal 2012 cura l’omonima pagina su Facebook.

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