di Vittorio Alessandro
C’è nei social un sacco di gente pronta a menar le mani e che oggi parla (ancora più forte) per tutti, dato che il 54 per cento degli italiani non ha votato. Gente che non discute, che non si sofferma a leggere, è lì per ingiuriare e basta.
Chi vuol vedere come funziona lo squadrismo nei nuovi media, scorra la pagina Facebook “Puntonave di Vittorio Alessandro” o il mio profilo Twitter dove ieri ho pubblicato un commento sul testo del decreto Sicurezza anticipato da alcuni organi di stampa: niente di più di quanto abbia sempre detto e continuerò a dire: quella ispirazione normativa è rumorosa e barbarica.
Ma il post andava diffondendosi ed è dunque arrivato agli occhi di un capetto, uno di quelli che hanno amicizie altolocate e si danno da fare con bugie ed aggressioni per conquistare la loro benevolenza. Questo capo bastone, una malinconica voce di CasaPound con in tasca l’hashtag cancelletto-Viminale, lo ha additato agli scherani armati di tastiera i quali hanno gettato senza posa colate di ingiurie, senza naturalmente entrare nei contenuti del post.
Mentre sono in corso questi attacchi, qualcuno ogni tanto passa, dice pacatamente una sciocchezza di senso comune come: “Non possiamo certo ospitare tutta l’Africa”, e va via.
Chi si azzarda a esprimere solidarietà e consenso viene offeso personalmente, molti allungano il passo.
Nulla di che, ormai è amaro pane quotidiano, ma chi pensa che il fascismo sia cosa d’altri tempi fa male a dormire fra due guanciali.