Centomila pensionati in piazza San Giovanni a Roma hanno animato la manifestazione “Dateci retta”. È la stima degli organizzatori dei sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. La protesta, la prima dopo 15 anni a tenersi nello storico punto di ritrovo del movimento sindacale, ha visto arrivare nella Capitale da tutta Italia centinaia di pullman e di treni e ha come obiettivo il Governo, colpevole secondo i sindacati di “non aver fatto nulla per migliorare la condizione di vita di 16 milioni di persone anziane”. Dal palco gli interventi dei segretari generali di Spi, Fnp e Uilp Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti e Carmelo Barbagallo. Presenti i leader di Cgil e Csil, rispettivamente Maurizio Landini e Annamaria Furlan, e il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“Questo è un mese di mobilitazione: oggi qui con i pensionati, l’8 in piazza con i lavoratori pubblici, il 14 ci sarà lo sciopero metalmeccanici, il 22 ci sarà grande manifestazione a Reggio Calabria sul Mezzogiorno. È chiaro che se governo non ci ascolta e va avanti a fare una legge di bilancio che va in un’altra direzione insieme a Cisl e Uil valuteremo tutte iniziative necessarie senza escludere nulla”. Lo dice il leader della Cgil, Maurizio Landini, partecipando alla manifestazione unitaria dei pensionati a piazza San Giovanni a Roma. Per Landini il governo “deve decidere a giugno e non dopo se vuole confronto con le parti sociali e in base a questo valuteremo”.
“Dateci retta, cambiate politica perché così ci portate a sbattere. A questo governo chiediamo dove sia andato a finire il contratto di milioni di pensionati con lo Stato. In quel contratto non c’era scritto di tagliare la rivalutazione delle pensioni. Voi quel contratto lo avete stracciato”. Così il segretario dello Spi-Cgil Ivan Pedretti, intervenendo alla manifestazione unitaria dei pensionati in corso in piazza San Giovanni contro le politiche economiche del governo. “Non siamo noi gli avari- sottolinea- ma siete voi che state dilapidando risorse che non sono vostre, senza nemmeno domandare. Volete una guerra tra poveri perché quei soldi non li avete presi dai ricchi, dagli evasori e dagli imbroglioni. Aumentate il finanziamento pubblico sulla sanità, servono 4 miliardi per dare a tutti i cittadini italiani il diritto a curarsi. Fate una legga sulla non autosufficienza, abolite i ticket, riducete le liste d’attesa, assumete più personale senza ingrossare le fila dei privati”, esorta Pedretti.
Agenzia DIRE
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