di Vittorio Alessandro
Don Lorenzo Milani, prete di Barbiana e grande pedagogo, è entrato fra le tracce degli esami di maturità. Per salutare la scelta, felice quanto quella di Ungaretti e di Bartali “uomo giusto” delle tracce di ieri, riporto un brano da “L’obbedienza non è più una virtù”, scritto da Milani nel 1965.
“Non discuterò qui l’idea di Patria in sé. Non mi piacciono queste divisioni. Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.
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