“Io un nemico pubblico? Ho 42 persone di cui occuparmi. Salvini si metta in fila”. Lo dice Carola Rakete, capitana Sea Watch 3, in collegamento con la Stampa Estera a Roma, rispondendo alle domande dei cronisti. Riportare in Libia i migranti? “Assolutamente no”, dice Carola e aggiunge: “Non è un porto sicuro”. “È arrivata la GdF a bordo, hanno detto di voler notificare un atto giudiziario al capitano della Sea Watch. Il clima non era bellissimo, hanno fatto uscire anche noi parlamentari dalla cabina di pilotaggio dove è in corso la notifica della GdF. Non so se è legittimo tenerci fuori”, mentre notificano, “presumiamo, un avviso di garanzia, ma siamo stati accompagnati fuori”. Lo racconta il senatore PD Davide Faraone in diretta Facebook dalla Sea Watch 3. Nel video si sentono alcuni uomini delle forze dell’ordine dire “C’è un decreto del magistrato, è in corso un’attività di polizia giudiziaria, se vi potete accomodare fuori”.
“Sta sbarcando l’avvocato che è venuto qui per assistere la capitana. La GdF è sempre a bordo hanno identificato prima i minori e le donne, ora stanno interrogando la capitana. Lei aveva chiesto di aspettare l’arrivo del suo avvocato, ed è un suo diritto, ora vediamo cosa accade”. Lo dice Davide Faraone, senatore PD, in diretta Facebook dalla Sea Watch 3. Nella notte un uomo è stato evacuato d’urgenza dalla Guardia costiera. Condotto in porto anche un minore che viaggiava insieme a lui sulla Sea Watch 3. Intanto alla nave è ancora adesso negato l’ingresso in porto e lo sbarco delle 40 persone rimaste a bordo. “Con il premier olandese Rutte ho manifestato l’invito da parte dell’Italia di assumere iniziative. Lui non si sente responsabile per i comportamenti singoli. Stiamo completando le operazioni per quanto riguarda la redistribuzione. Tre o quattro Paesi sono disponibili. Si è attivato un meccanismo da parte dell’Europa per la procedura della distribuzione”, ha fatto sapere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando della Sea Watch da Osaka.
Intanto, da Genova, Matteo Salvini commenta così la vicenda: “La signorina (il capitano della Sea Watch, Carola Rackete, ndr) ha detto che sta facendo quello che sta facendo perché è bianca, ricca e tedesca. Spero che non arrivino in estate tutti i bianchi, ricchi e tedeschi in Italia a rompere le palle. Altrimenti sarebbe un problema”. Il commento del ministro dell’Interno è andato in onda ieri sera su Rete 4. “C’ è un equipaggio, un capitano fuori legge che va fermato ed espulso: mi aspetto multe, sequestri, arresti, blocchi, allontanamenti e l’Unione europea che dia un cenno di vita”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini, parlando a Genova.
“Ci arrivano contemporaneamente due notizie, una cattiva ed una buona, l’iscrizione nel registro degli indagati della capitana e la concreta possibilità di sbarco, a seguito dell’accordo tra i paesi europei, già nelle prossime ore. Seguiremo lo sbarco fino all’ultimo migrante e non lasceremo sola Carola anche quando questa storia assurda sarà finita. #Seawatch”. Lo scrive su Facebook Davide Faraone, senatore PD. Racconta invece Graziano Delrio, capogruppo PD alla Camera, nel corso di una diretta Facebook dalla nave Sea Watch 3, dove si trova insieme ad altri parlamentari: “Ci stiamo riavvicinando alla costa, accompagnati dalle motovedette. Ormai la situazione è insostenibile. Stanotte, c’è stata l’evacuazione urgente di una persona che è stata male, assieme a suo fratello. Ora i migranti rimasti vedono che si può sbarcare solo se si sta male e questo provoca dei tentativi di autolesionismo, al punto che stanotte abbiamo fatto turni di un’ora anche noi insieme all’equipaggio, per garantire un presidio ed evitare che qualcuno provasse a sbarcare”. Delrio spiega poi che “ora non si tratta di discutere di politica dell’immigrazione, ma di porre fine a una crudeltà inutile e poi si combatte tutti insieme come Paese per i ricollocamenti perchè il comportamento dell’Europa, anche in questo caso, è lento e inaccettabile”. Infine, sottolinea: “Questa teoria che la comandante sia una fuorilegge è tutta da dimostrare. Lei ha seguito una regola sola, concludere un soccorso nel minor tempo possibile raggiungendo il porto più vicino”. È come quando un’ambulanza viola una regola passando con il semaforo rosso. Ecco, la comandante “lo ha fatto di fronte a una emergenza per la dignità di queste persone e la difesa dei loro diritti. Qui la situazione ha bisogno di esser risolta con lo sbarco”.
“Non credo ci sia alcuna emergenza migrazione in questo momento. Quaranta persone a bordo di una nave non possono essere un problema per il Paese. Certamente l’Europa deve esserci vicina. Ci vuole forte condivisione europea e spero che gli Stati si facciano avanti il prima possibile”. Così il presidente della Camera Roberto Fico a L’Aquila dove è arrivato per partecipare alla presentazione del report ‘La legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea’. Visita che proseguirà nell’arco della mattinata con una visita al centro storico della città per vedere a che punto è la ricostruzione e la visita a Palazzo dell’Emiciclo.
Agenzia DIRE