di Vittorio Alessandro
Sul Russiagate riferirà in Parlamento il premier Conte perché Salvini non intende rispondere a quell’Aula “sorda e grigia”. Sarà allora interessante sapere dal Presidente del Consiglio, non soltanto quali conseguenze tragga dal fatto che uno o più membri della delegazione italiana abbiano concordato con finanzieri russi operazioni finanziare illecite, ma anche come mai il ministro degli Interni intrattenga rapporti internazionali quale capo di un partito.
Desidero saperlo perché sono orgogliosamente terrone, non sovranista, dunque ostile alla Lega ma anche a Putin, e vorrei essere invece rappresentato degnamente dal governo che pure non ho votato e non voterei mai, neppure sotto minaccia.