di Vittorio Alessandro
Il parallelo fra Schettino e Salvini non è poi così peregrino. Il primo, dopo aver lanciato la nave in una manovra illecita e impossibile, lasciò i suoi a gestire gli esiti della propria sfida cialtronesca, abbandonandola.
La stessa cosa avviene ora con gli apparati dello Stato, messi a fronteggiare emergenze assurde e a parare l’imparabile, mentre il “capitano” che le ha provocate è già a terra, in giro per la campagna elettorale.
Non torni a bordo, grazie.