Il segretario della Lega, ospite di In Onda su La7, afferma di avere messo in discussione sette ministeri per far sì che il Governo si sbloccasse dall’impasse in cui si sarebbe impantanato. Una visione molto fantasiosa di chi aveva pochi giorni prima parlato di “pieni poteri” il giorno stesso in cui i sondaggi avevano dichiarato la Lega al 38% del consenso. Alla domanda del giornalista Luca Telese sulle proposte che lo stesso leader leghista avrebbe fatto a Di Maio dopo la “frittata” e sulle accuse che Conte ha rivolto all’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha fatto un triplo carpiato evitando l’esplicita affermazione. In particolare sulle affermazioni del capo del Governo che accusava pubblicamente ed anche in Parlamento il capo del partito e vicepremier Salvini di non ottemperare ai compiti attesi dal Consiglio dei ministri.
La diretta è stata lanciata da Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook accompagnata dal seguente post: “Mi aspettano quattro processi nei prossimi mesi: indagare chi, da ministro dell’Interno, ha difeso i confini e tutelare una viziatella tedesca che ha rischiato di uccidere quattro uomini della Guardia di Finanza, vi sembra giustizia? Ma hanno trovato la persona sbagliata, io sono più determinato di prima e vado dritto come un treno”. Affermazione, questa postata dall’ex ministro, buona per i seguaci dell’uomo forte padano ma meno valida per chi sa che il senatore Matteo Salvini gode comunque dell’immunità parlamentare e per rinviarlo a giudizio serve comunque l’autorizzazione della Giunta per le immunità. Tra i “processi” che l’ex ministro si attende ci sono anche quelli per diffamazione oltre che quelli per sequestro di persona aggravato. Sulla manifestazione in piazza di lunedì altra gaffe: Salvini dice di non voler dare lezioni al presidente della Repubblica, ma aveva provato ad affermare che il Governo M5S-Lega sia illegittimo. Anche sull’affermazione relativa ai “pieni poteri”, incalzato dai conduttori del programma che chiedevano a Salvini se voleva essere “un uomo solo al comando”, il segretario federale leghista si è arrampicati sugli specchi manifestando minore spocchia rispetto a quando mandava bacioni a chicchessia.
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