All’indomani dell’anniversario della strage del 3 ottobre 2013, evento drammatico in cui persero la vita 366 persone che si trovavano su un barcone a poche centinaia di metri da Lampedusa, “L’Abisso” di Davide Enia fa ritorno nel luogo in cui è nato il testo del monologo valso allo scrittore ed interprete teatrale il Premio Maschere del Teatro 2019. “L’Abisso” nasce da una costola di “Appunti per un naufragio”, il racconto scritto da Davide Enia e pubblicato dall’editore Sellerio narra di un padre e un figlio testimoni della storia che si svolge nel mare di Lampedusa, davanti a loro. Un romanzo. Racconta con cui si descrive, attraverso gli occhi di due persone, quello che si verifica nel Mar Mediterraneo con quelli che fino a poco tempo addietro venivano definiti “viaggi della speranza” e che erano in realtà fatti di storie di speranze di approdi sicuri ma anche di naufragi e morti. Come quelli del 3 ottobre 2013.
“Lampedusa è il luogo che in assoluto rappresenta un cerchio”, ci racconta l’autore. “È il punto di partenza e il punto di ritorno – prosegue Enia – in un movimento che in realtà punta sempre di più verso il centro. E al centro ci sono le parole gigantesche che questo periodo storico sembra avere dimenticato. Parole come misericordia, libertà, prospettiva”. Lo spettacolo di Davide Enia andrà in scena il 4 ottobre, alle 21, in un luogo storico di Lampedusa ed al contempo emblematico per la storia delle migrazioni: il Santuario della Madonna di Porto Salvo. L’evento è frutto della campagna “La giusta rotta”, promossa da Open Arms Italia, Mediterranean Hope e Sea Watch. Tre realtà che operano quotidianamente per aiutare quelle persone che arrivano dal mare e, nel caso specifico di Open Arms e Sea Watch, anche e soprattutto per salvare loro la vita. Per strapparle dall’abisso del Mar Mediterraneo.
“La possibilità di potere fare lo spettacolo in quei luoghi – ci spiega Davide Enia – è la medesima di chi riesce a rivivere un paesaggio immaginato, ad attraversarlo, a farcisi il bagno per la prima volta.” Nel corso della nostra intervista, l’autore lascia intravedere l’onore e l’onere ancor più dell’emozione di poter rappresentare “L’Abisso” al Santuario della Madonna di Porto Salvo in Lampedusa. “Gli ‘Appunti per un naufragio’ prima e ‘L’Abisso’ poi – spiega l’autore ed interprete premio Maschera del Teatro 2019 – hanno nomi e cognomi, muscoli, carne, ossa, tagli, traumi, e un paesaggio che tutto quanto raccoglie e amplifica, che è Lampedusa. Assolutamente somigliante alla dimensione dell’animo dei tanti che in quella terra sono stati e che continueranno ad arrivare”.
Un impegno che Davide Enia ha preso, quello della tappa a Lampedusa di “L’Abisso”, incastrato in un vorticoso giro di voli con cui dovrà poi raggiungere Bruxelles per la data successiva. Il calendario del premiato monologo lo vede infatti Lampedusa il 6 ottobre all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, il 30 a Ragazzola (Parma), il primo novembre a Luzzara (Reggio Emilia), per poi “fermarsi” qualche giorno con un calendario al Teatro Biondo di Palermo, dal 5 al 10 novembre, ed al Teatro Piccolo Grassi di Milano dal 12 al 24. Infine l’itinerante “abisso” proseguirà con singole date – tra il 26 ed il 29 novembre – a Pavia, Casalgrande, Firenze, Pistoia per concludere al Teatro India di Roma dal 3 al 12 dicembre
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