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Il Bilancio sociale

di Vittorio Alessandro

I nostri enti pubblici, di fronte al diffuso malumore e al pregiudizio sfavorevole nei confronti degli amministratori, devono adottare la pratica del Bilancio Sociale. Si tratta di un procedimento ormai diffuso che consente ai cittadini di conoscere, con molta facilità (al di là del complicato bilancio contabile tradizionale – ma c’è chi non redige neanche quello), il preciso ammontare delle risorse, le priorità nello spenderle, il grado di soddisfazione dei risultati conseguiti.

Se, per esempio, un comune intraprende l’iniziativa di una pista ciclabile, il Bilancio Sociale serve a descrivere con esattezza i motivi della scelta, l’impegno di spesa, i tempi di realizzazione, il grado di soddisfazione dell’utenza, il numero di persone che ne beneficia, i costi di mantenimento.

In questo modo l’ente, con cadenza annuale e in massima trasparenza, rende conto del proprio operato e coinvolge le categorie di cittadini interessate: uno strumento di gestione e di consapevolezza misurabile con criteri standard da istituti di classificazione.

Non è il libro dei sogni, ma una precisa opzione istituzionale (da me adottata per il Parco Nazionale delle Cinque Terre) che non procede su slogan sull’onestà e sulla trasparenza, ma sui fatti: «Il bilancio sociale è l’esito di un processo con cui l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato» (fonte Ministero dell’Interno).

Vittorio Alessandro: Ammiraglio in congedo, è stato a lungo responsabile della comunicazione della Guardia costiera e del reparto ambientale delle Capitanerie. Ha curato l’informazione istituzionale in occasione delle migrazioni via mare nel 2011 e del sinistro della Costa Concordia nel 2012; ha guidato la missione ambientale italiana Bahar in Libano nel 2006. Dal 2012 al 2017 ha presieduto il Parco Nazionale e l’Area marina protetta delle Cinque Terre. Nel 2014 ha pubblicato “Puntonave” (Mursia editore) e dal 2012 cura l’omonima pagina su Facebook.
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