di Vittorio Alessandro
Non si sa quanti siano i morti del naufragio di Lampedusa: forse una trentina, sicuramente anche bambini. Provo, insieme al dolore, tanta rabbia per la strategia del presidio stentato sul Canale, fatta di voli su voli e di motovedette mandate troppo tardi.
È stato detto: ai migranti che arrivano sui barchini “autonomi” non sarà offerto nessun aiuto a terra, ed ecco che gli interventi in mare sono ridotti al minimo, perché arrivi a terra solo chi ce la fa, e lì – come nella traversata – sarà affar suo.
Esprimo anche solidarietà alla Guardia Costiera, costretta ad operare, ancora oggi, col “fiato sul collo” e ai suoi uomini che hanno assistito, senza poter fare di più, a una nuova tragedia.
Si sappia che, nelle stesse ore, Open Arms ne ha evitata un’altra.
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