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Il Canale dei voli

di Vittorio Alessandro

Non si sa quanti siano i morti del naufragio di Lampedusa: forse una trentina, sicuramente anche bambini. Provo, insieme al dolore, tanta rabbia per la strategia del presidio stentato sul Canale, fatta di voli su voli e di motovedette mandate troppo tardi.

È stato detto: ai migranti che arrivano sui barchini “autonomi” non sarà offerto nessun aiuto a terra, ed ecco che gli interventi in mare sono ridotti al minimo, perché arrivi a terra solo chi ce la fa, e lì – come nella traversata – sarà affar suo.

Esprimo anche solidarietà alla Guardia Costiera, costretta ad operare, ancora oggi, col “fiato sul collo” e ai suoi uomini che hanno assistito, senza poter fare di più, a una nuova tragedia.

Si sappia che, nelle stesse ore, Open Arms ne ha evitata un’altra.

Vittorio Alessandro: Ammiraglio in congedo, è stato a lungo responsabile della comunicazione della Guardia costiera e del reparto ambientale delle Capitanerie. Ha curato l’informazione istituzionale in occasione delle migrazioni via mare nel 2011 e del sinistro della Costa Concordia nel 2012; ha guidato la missione ambientale italiana Bahar in Libano nel 2006. Dal 2012 al 2017 ha presieduto il Parco Nazionale e l’Area marina protetta delle Cinque Terre. Nel 2014 ha pubblicato “Puntonave” (Mursia editore) e dal 2012 cura l’omonima pagina su Facebook.
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