di Vittorio Alessandro
Si è saputo che quello della scorsa notte è stato un naufragio soprattutto di donne e bambini. La loro provenienza non importa, neppure se fossero migranti economici o politici, non importa se fossero diretti in Italia o altrove. Avevano un sogno, un’urgenza ed erano i più indifesi fra gli indifesi, questo dovrebbe importare a noi che non abbiamo più sogni ma soltanto paura e difese.
Le roccaforti della burocrazia e delle leggi infami sui “sacri confini” non saranno neppure lambite da questo evento, dopo le commemorazioni dell’altro giorno.
Passerà qualche ora e riprenderemo a litigare sui numeri e sui rischi, molti lorsignori fingeranno di temere per la democrazia, ma temono solo di perdere la poltrona.