L’hashtag Twitter che ha scatenato un trend topic social è già da ieri #gattiniconSalvini. Un’associazione insolita per un hashtag che parte da un tweet di uno dei maggiori leader politici italiani. L’origine è un tweet con cui Matteo Salvini, bastonato a Bologna ed anche a Modena dal movimento delle “sardine”, risponde sui social istigando come sua consuetudine al violento antagonismo. Nel tweet di Salvini, preparato – possiamo presumere – dal suo nutrito staff comunicazione, si vede un gattino che stringe tra i suoi denti aguzzi una sardina. Ed i gatti, si sa, le sardine le mangiano di gusto. Il testo con cui (ufficialmente) Matteo Salvini accompagna l’immagine del tweet abbatte con un sol colpo il muro del ridicolo: “Cosa c’è di più dolce e bello dei gattini? P.s. Ai vostri bambini felini piacciono sardine e pesciolini? Mettete la foto nei commenti! Miao!”. E con faccine ammiccanti tra una frase e l’altra, è proprio il leader maximo dell’estrema destra italiana a lanciare in chiusura di tweet l’hashtag “#gattiniconSalvini”.
Al lancio del tweet animalesco di Salvini, in rete si è scatenato un vero e proprio delirio. Tra i fans del leghista e della razza felina arriva di tutto. Qualcuno chiede a Matteo Salvini di fare gli auguri al suo micio malato, postandone la foto. E non si fa attendere il segretario federale della Lega con il suo taumaturgico augurio al micio. Segue la scia del gatto contro la sardina la candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, con il suo tweet corredato di foto con gattino in braccio: “Anch’io alle sardine preferisco i gattini”. La campagna elettorale in Emilia Romagna si è così trasformata in una ridicola pantomima di gattini e sardine, senza veri contenuti programmatici e con molte allusioni all’opposizione felina – i felini sono cacciatori carnivori che mangiano pesce azzurro – per le sardine che hanno invece come slogan il nome della città che “non si Lega”.
A sottolineare il vero messaggio intrinseco è l’utente Twitter “ehblablabla” che seguendo la corrente hashtag scrive: “Salvini ce la fa a dire qualcosa che non suggerisca o rimandi all’idea di violenza, figurata o non?”. Ma il trend topic Twitter è un fiume in piena in cui l’orda di seguaci del leader leghista sono scatenati e non accettano interventi di questo genere. Probabilmente perché, amanti dei mici o no, le sardine hanno di fatto costretto Salvini a fare il tour delle botteghe mentre le piazze si riempivano all’inverosimile senza bandiere di partito in un unico movimento anti-Lega.
Un altro utente, tra le migliaia che hanno twittato sull’hashtag “#gattiniconSalvini”, pungola il carismatico leader politico dei “pieni poteri” con un caustico gioco di parole: “Politico vero risponde con fatti, politico finto risponde con gatti”. Si prende intanto atto, con amarezza, del progressivo coincidere di delirio social (da cui il titolo di questa rubrica) e la politica nazionale. Le sorti di una delle maggiori regioni italiane sono affidate a sardine e gattini. Se i padri costituenti ci vedessero…si rivolterebbero nella tomba!
Attendiamo che Matteo Salvini, come ha promesso, andrà a trovare le sardine nelle loro piazze. Che le forze dell’ordine di tutto il Paese si preparino. Speriamo solo che non nasca il movimento dei “gattini leghisti”, abbiamo ancora un rimasuglio di dignità anche all’estero. Il simbolo “Gattini con Salvini” però c’è già, ed ha anche l’immagine di un gattino che tiene fra i suoi artigli una sardina.