Le indagini sono partite dalla Digos di Enna sotto la direzione della Procura distrettuale antimafia e antiterrorismo di Caltanissetta. L’origine investigativa era incentrata su gruppi di estrema destra monitorati dagli agenti della Digos che hanno poi scoperto come le attività dei singoli gruppi erano estese ad una rete nazionale di ispirazione filonazista, xenofoba e antisemita. Le indagini hanno svelato anche i progetti dell’ampia rete di soggetti di estrema destra che procedevano con piani eversivi di natura politica. Tra gli obiettivi c’era infatti quello di costituire un nuovo soggetto politico il cui nome era già stato deciso in “Partito nazionalista italiano dei lavoratori“. La denominazione del progetto di partito racchiudeva un insieme di parole chiave utilizzate da altri grandi partiti della destra italiana nella consueta propaganda.
Tra le parole chiave c’è infatti “italiano”, comune a molti partiti (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Sinistra Italiana…), ma unito a “Nazionalista” ed al concetto di “partito dei lavoratori” richiama l’idea di un movimento proletario conservatore. In questo caso però le mire degli artefici erano di estrema destra e certo non comunisti. Secondo la Procura distrettuale antimafia ed antiterrorisrmo di Caltanissetta, l’attività delle persone indagate – attualmente 19 in tutto – verteva su un progetto di natura eversiva. Sono state quindi autorizzate le perquisizioni nei confronti degli indagati, motivate dalla Procura con l’accusa di partecipazione ad associazione eversiva e di istigazione a delinquere. Le perquisizioni si stanno svolgendo su tutto il territorio nazionale.
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