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Dicono (Le nuove valigie di cartone)

di Vittorio Alessandro

Non ho trovato un lavoro a mia figlia, non lo saprei fare e neppure ci ho provato, nonostante abbia conosciuto persone influenti e attraversato la carriera anche nelle stanze ministeriali (dove ho visto molte targhette con il nome dei padri riprodursi, negli anni, in quelle dei figli).

Dicono, infatti, che i giovani devono farsi da soli, soprattutto i figli degli altri.

Con la madre, abbiamo dunque accompagnato mia figlia alla maturità e ora la porteremo alla scaletta di un aereo per la Germania dove, come tanti altri giovani italiani, si guarderà intorno, migliorerà l’inglese e, chissà, imparerà anche il tedesco lavorando in qualche pub.

Dicono, infatti, che ai ragazzi faccia bene partire, staccare, soprattutto ai figli degli altri, ed è senz’altro così. Ma lei mi fa tenerezza, con i suoi vent’anni appena compiuti e, già, la fatica, il disagio di non vedere nulla intorno. Tecnicamente, una emigrata come i tanti che non risultano nelle statistiche perché nulla di loro cambia all’anagrafe: emigrante senza una valigia di cartone, certo, ma con l’urgenza che la spinge lontano e un low cost in tasca.

Dicono che, per i giovani, soprattutto per i figli degli altri, non sia più così importante la prossimità della famiglia e il poter camminare sul proprio territorio. Sarà senz’altro vero, ma a me non piace affatto.

Vittorio Alessandro: Ammiraglio in congedo, è stato a lungo responsabile della comunicazione della Guardia costiera e del reparto ambientale delle Capitanerie. Ha curato l’informazione istituzionale in occasione delle migrazioni via mare nel 2011 e del sinistro della Costa Concordia nel 2012; ha guidato la missione ambientale italiana Bahar in Libano nel 2006. Dal 2012 al 2017 ha presieduto il Parco Nazionale e l’Area marina protetta delle Cinque Terre. Nel 2014 ha pubblicato “Puntonave” (Mursia editore) e dal 2012 cura l’omonima pagina su Facebook.
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