di Vittorio Alessandro
Il memorandum con la Libia è stato rinnovato con l’impegno di fornire alle milizie locali impegnate nel recupero dei fuggitivi dotazioni per circa 800 milioni. Ne fa l’elenco Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera: due motovedette da 35 metri, 30 jeep per la sorveglianza terrestre, furgoni, ambulanze, barche minori, telefoni satellitari, attrezzature subacquee, binocoli diurni e notturni.
Un addendum proposto dall’Italia prevederebbe che tali materiali non vengano destinati ad uso bellico e che la Libia si impegni a rispettare i diritti umani, ma la proposta dovrà essere attentamente vagliata dai miliziani.
Ieri, nel frattempo, si è saputo di 91 persone lasciate in pericolo al largo delle coste libiche con il mare in burrasca, ma la notizia è stata risucchiata a fondo dalle cronache sulla litigata fra Bugo e Morgan e sul bacio fra Boss Doms e Achille Lauro.
Del resto, la Libia è stata avvisata dell’evento in corso. È vero che, in caso di mancato intervento, dovrebbero accorrere i mezzi di soccorso degli altri Stati, ma ci sono le Ong – i famosi “tassisti del mare”, come li definì Di Maio – a rimediare (sempre che a qualcuno non venga in mente di applicare le norme sulla sicurezza volute da Salvini).
Un memorandum, un addendum e tanto opprobrium, che in latino vuol dire “infamia”.