La nave Ocean Viking ha soccorso un’altra imbarcazione dopo quella di questa mattina. L’immagine che le stesse Ong che gestiscono la nave hanno diffuso rende l’idea, più di qualunque spiegazione, di cosa sia una “condizione di distress” di queste imbarcazioni ed il conseguente obbligo di “immediato soccorso” delle persone che vi stanno a bordo. Il gommone che si vede in foto (scattata da Anthony Jean) è un assemblaggio di tre sezioni tubolari, a volte addirittura senza compartimenti. Basta che il peso del carico eccessivo, unito alla pressione dei colpi assestati dal mare e la scarsa essiccazione del collante con cui sono state assemblate le parti, faccia cedere uno dei tubolari e le persone si ritrovano in mare a miglia e miglia di distanza dal primo soccorritore utile.
A bordo del gommone che la nave Ong Ocean Viking ha soccorso nel tardo pomeriggio odierno a circa 40 miglia nautiche nord di Sabrata c’erano 98 persone. Una follia per un mondo civile che ha da poco festeggiato l’arrivo dell’anno 2020. Inoltre si avvertono già le previste condizioni meteo marine in peggioramento ed il gommone in questione non avrebbe potuto resistere a lungo con l’ingrossarsi del mare. La nave Ong ha adesso a bordo 182 naufraghi soccorsi tra questa mattina ed il tardo pomeriggio. Il numero delle persone che erano partite dalla Libia nelle ultime 24 ore sale quindi ad oltre 600, delle quali più di 300 intercettate dai libici e ricondotte in terra di scontro tra le due principali fazioni.