di Vittorio Alessandro
È stato pubblicato il decreto 23 febbraio 2020, n. 6, “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Difficile mettere in discussione le previsioni della nuova norma che, però, per la prima volta in modo così marcato, comprime libertà civili e sociali riducendo le aree raggiunte dal coronavirus in vero e proprio stato d’assedio. Bisognerebbe combinare le necessarie misure restrittive con il senso di responsabilità dei cittadini e la loro informazione corretta, piuttosto che ridurli a sudditi nel giro di un quarto d’ora.
Sia pure, dunque, l’uso delle Forze Armate, come prevede il decreto, ma sia alta anche la vigilanza democratica, come è giusto in ogni emergenza. Non si scherza con la salute, ma non si scherza neanche con le libertà.
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