di Vittorio Alessandro
Raccogliendo l’appello di non ricordo chi, ho deciso di mettermi in auto-quarantena. Sono infatti stato in Veneto e in Lombardia varie volte – l’ultima, mi pare, soltanto quattro anni fa. Non accetto, però, le esagerazioni. Accertato che (per opinabili ragioni di razza e cultura) il coronavirus attecchisca più sugli italiani, che nicchenacche chiuderci in faccia le frontiere (il titolone su Repubblica di oggi era: “Il mondo ci isola”), costringendoci ad estenuanti attese?
A chi lo si è mai visto fare?
Rivolgo pertanto un invito alle testate che tengono particolarmente al sentimento nazionale (Libero, il Giornale e altri fogli così) di perorare, con la consueta sobrietà, le ragioni delle porte aperte al genio italico.
Mica abbiamo la scabbia.