di Vittorio Alessandro
Ho appena visto Papa Francesco rivolgersi, all’imbrunire, a una mai così grande piazza San Pietro completamente vuota. Spero siano stati in molti a seguire la sua preghiera per l’uomo nuovo, finalmente capace di non rimanere indifferente alle guerre, alle ingiustizie, alle malattie degli altri. Abbiamo scoperto, ha detto il Papa, di essere tutti sulla stessa barca in mezzo alla tempesta, mentre Gesù, a poppa, dorme. Non è possibile, ha rassicurato, che Egli ci abbia dimenticato.
I commenti in tv sono arrivati troppo presto. Avrei voluto ammirare Papa Francesco mentre tornava, sotto la pioggia, dal sagrato alla Basilica. Avrei voluto rivedere i passi stanchi e decisi con cui ha percorso, giorni fa, le strade deserte di Roma.
Sono certo che quei passi racconteranno al futuro la nostra tempesta meglio di qualsiasi altra cosa.
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