Il testo del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, cosiddetto “Cura Italia”, è stato approvato con voto di fiducia posto dal Governo mediante il quale è stato tranciato di netto il sensibile numero di emendamento che avrebbero stravolto gli indici di bilancio proposti dall’esecutivo. Anche gli emendamenti “salva datori di lavoro” nel settore della Sanità, ritirati o meno, sono stati tolti di mezzo con la fiducia posta dal Governo. L’aula del Senato ha quindi approvato il “Cura Italia” ed anche il Governo con un voto che ha visto esprimersi in modo contrario le opposizioni di Palazzo Madama. Il risultato è stato di un’approvazione della conversione in legge del decreto con 142 voti a favore. I voti contrari nell’aula del Senato sono stati 99 e soltanto 4 gli astenuti. Il Governo Conte bis va quindi avanti con un buon margine a Palazzo Madama ed anche l’iter di conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 procede con il passaggio alla Camera dei deputati. Ampio il tono di lamentela delle opposizioni che non hanno potuto discutere il testo con gli emendamenti non ritirati. “Nonostante qualche tensione, ringrazio chi ha lavorato per migliorare il testo”, ha dichiarato il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Il testo del decreto in conversione che adesso passa alla Camera contiene le misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Cura Italia approvato con fiducia del Governo, emendamenti spazzatura tranciati
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