L’isola pelagica ha il suo centro di prima accoglienza pieno e con i suoi 108 ospiti in isolamento preventivo a causa della pandemia di Covid-19, ma i migranti continuano a partire dalle coste nordafricane ed in assenza di un piano nazionale che affronti in modo adeguato la situazione si assiste ad una gestione caotica. Ieri un elicottero della Guardia di Finanza ha monitorato una imbarcazione carica di migranti che ha raggiunto in autonomia le acque territoriali italiane fino a sei miglia sud di Lampedusa. Un gommone con 73 persone a bordo che Guardia Costiera e Guardia di Finanza hanno fermato, messo in sicurezza a bordo delle motovedette e poi trasferito direttamente a Porto Empedocle. Alla notizia dell’arrivo della Guardia di Finanza con i 73 migranti, il sindaco della città portuale agrigentina ha annunciato che non era sua intenzione accogliere i nuovo arrivati e che ha manifestato la propria indisponibilità al nuovo Prefetto Maria Rita Cocciufa.
I migranti sono stati fermati in banchina, al porto commerciale cittadino ed anche per questo gruppo di persone mancava al momento dell’arrivo in porto un luogo sicuro in cui trovare accoglienza. Il decreto interministeriale che classifica i porti italiani “non sicuri” è inoltre una misura discriminatoria nei confronti di alcune navi ma non può negare l’intervento delle autorità nazionali in caso di arrivo autonomo in acque territoriali come nel caso dei 73 migranti arrivati questa notte a Porto Empedocle. Tra i migranti soccorsi a sud di Lampedusa ci sono anche 4 donne e 2 bambini, ma questo non rappresenta un motivo valido per trovare immediata accoglienza in una struttura adeguata al periodo di isolamento previsto dai protocolli Covid-19. La stessa prima cittadina di Porto Empedocle, Ida Carmina (in foto), ha fatto riferimento al decreto interministeriale siglato due giorni addietro per motivare il proprio diniego a che sia il territorio del suo comune ad ospitare i migranti. In conclusione di giro turistico del Mediterraneo, i migranti sono stati identificati all’arrivo nel porto agrigentino amministrato dalla sindaca Carmina e poi trasferiti a Pozzallo.