Sbarcano 50 migranti ma parte la notizia di 400 con “nave madre” – FOTO

Nessuna "nave madre" a Palma di Montechiaro dove l'approdo di circa cinquanta migranti tunisini aveva fatto scattare l'annuncio di 400 persone approdate e poi fuggite. Si cerca una seconda barca ma la prima aveva a bordo circa 50 o 60 persone. Simile il numero dei migranti sulla barca che le motovedette stanno cercando e che se fossero state centinaia sarebbero state subito ritrovate dalle forze dell'ordine

Barchino dello sbarco autonomo a Palma di Montechiaro del 24 maggio 2020

di Mauro Seminara

A Palma di Montechiaro è arrivata in autonomia una barca di legno di circa setto o otto metri con una cinquantina di migranti. Come anticipato in altro articolo, la notizia dei 400 migranti, lasciati da una nave madre che si era poi data alla fuga senza lasciare tracce, sembrava quantomeno poco attendibile. Infatti, la “nave madre” era solo un piccolo peschereccio come tanti arrivati nei giorni scorsi a Lampedusa. A bordo, inoltre, da quanto affermato dal sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Alessandro Vella al giornalista di radio radicale Scandura, che ha da poco reso pubblica l’affermazione del pm con un tweet, c’erano circa 50 persone come già detto in apertura. Pare esserci un’altra barca però, dalla quale sarebbero sbarcati altri migranti. Anche in questo caso alcune decine. Per il secondo natante, che dopo lo sbarco si è allontanato, sono state avviate le ricerche in mare da parte di Guardia Costiera e Guardia di Finanza.

I migranti subito fermati a terra dalle forze dell’ordine sono arrivati in prossimità della rupe su cui si erge il castello di Palma di Montechiaro. A fermarli, e prenderli in custodia, la Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Polizia, tutti accorsi sul posto dopo la segnalazione. Tutti i migranti sono invece giovani tunisini che hanno evitato l’approdo sulle Pelagie per tentare uno sbarco autonomo ed il darsi alla macchia direttamente sulle coste siciliane. Poche tracce invece del secondo sbarco, che pare aver seguito per rotta e metodo quello documentato. a differenza di un dettaglio: dopo aver fatto scendere i migranti imbarcati, il capitano della barca – o scafista – si sarebbe allontanato facendo perdere le proprie tracce. Il numero complessivo delle persone approdate in prossimità del comune in provincia di Agrigento non si allontana comunque dalle 140 unità. Totale dei migranti a bordo plausibile ed in linea con il numero medio di occupanti per barche di questo genere già arrivate a Lampedusa nei giorni scorsi.

Informazioni su Mauro Seminara 705 Articoli
Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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