Ieri un altro barcone tunisino ha raggiunto Lampedusa. Questa volta con a bordo 95 migranti, tutti uomini, partiti da Mahdia. Un porto tunisino molto vicino a Lampedusa che ha consentito ai giovani harragas un viaggio breve e sicuro a bordo del barcone da pesca, lungo circa dieci metri, con cui hanno raggiunto la costa di Lampedusa. A brevissima distanza dalla costa dell’isola pelagica italiana, sul versante sudovest, sono stati avvistati e segnalati alla Guardia Costiera che con una motovedetta SAR classe 300 li ha fermati e scortati in porto senza effettuare, come di consueto, il trasbordo in sicurezza sulla unità navale da ricerca e soccorso. Trasferiti al centro di prima accoglienza dell’isola subito dopo lo sbarco, avvenuto intorno alle sei di ieri pomeriggio, i nuovi migranti approdati a Lampedusa hanno trascorso una notte sull’isola e sono stati trasferiti in Sicilia questa mattina con la motonave traghetto di continuità territoriale “Sansovino”.
L’arrivo a Porto Empedocle, porto siciliano della provincia di Agrigento, è previsto intorno alle sette di oggi pomeriggio. Una volta giunti nel porto della costa sud della Sicilia, i migranti verranno trasferiti in Centri per il rimpatrio (CPR) in attesa di un ritorno in Tunisia dopo aver trascorso il periodo di isolamento preventivo per il rischio sanitario di Covid-19. Negli ultimi giorni molti migranti di nazionalità tunisina erano stati alloggiati nell’ex hotel Villa Sikania di Siculiana, da dove però sono subito fuggiti facendo perdere in parte le loro tracce e senza aver terminato il periodo di quarantena. Gli episodi hanno causato manifestazioni di malumore da parte della comunità di Siculiana e del suo sindaco. Tutti concordi sull’inadeguatezza dell’ex struttura alberghiera ai fini del contenimento dei migranti.