di Vittorio Alessandro
Se Il Giornale avesse chiuso un reportage per ogni condominio di Brescia o Cremona raggiunto dal Covid 19 come ora ha fatto per una palazzina di Fiumicino, ogni copia del quotidiano avrebbe raggiunto il peso di un volume. Siccome, però, al primo piano dell’abitazione romana sarebbe stato colpito un ragazzo del Bangladesh, ecco che Sallusti manda non uno, ma una coppia di cronisti.
I due usano il condizionale (“nessuna conferma ufficiale”) ma è sempre il titolo a dare l’unghiata: “Nel palazzo divorato dal virus”. Poi, parte la descrizione degli inquilini che “infilano con cautela la chiave nella serratura e spingono il portone aiutandosi con il piede. Non prendono l’ascensore, non toccano il corrimano, si tengono a distanza dalle pareti”.
Chissà se succedeva così anche nei palazzi di Brescia, purtroppo il Giornale non mandò coppie di investigatori a scoprirlo.