di Mauro Buccarello
Dopo la massiccia rimozione dei primi giorni di luglio, il porto di Lampedusa era tornato a riempirsi di barche e barchini con cui i migranti hanno raggiunto l’isola. L’area intorno al molo militarizzato Favarolo era di nuovo una distesa di barche e le motovedette avevano nuovamente problemi nelle fasi di ormeggio per lo sbarco dei migranti, preferendo operazioni al molo commerciale o nei pressi di quello di ormeggio sotto la Capitaneria di Porto. L’Agenzia delle Dogane ha avviato sabato primo agosto la seconda fase di rimozione per liberare l’area portuale nei pressi del cosiddetto molo degli sbarchi.
Da sabato e fino a ieri gli operai della Cubo Costruzioni hanno lavorato per “la messa in sicurezza, bonifica, sollevamento e trasferimento in area di stoccaggio” di 90 barche sequestrate per le vigenti norme legate al reato di immigrazione clandestina. Le barche rimosse però non sono il totale di quelle presenti nell’arenile. Già al primo avvio della bonifica messa in atto dall’Agenzia delle Dogane, cui vengono affidate le barche, alcuni relitti erano rimasti in acque per via della disposizione di sequestro della Procura di Agrigento. Anche oggi a Lampedusa è stata una giornata di sbarchi e, come dal 7 luglio a sabato primo agosto l’arenile era pieno di barche, si prevede che a breve il porto di Lampedusa si possa nuovamente riempire di relitti sequestrati ai migranti.
Sarebbe di gran lunga più facile e proficuo affondarle dopo averne svuotato i serbatoi!
Tane e richiamo per tante specie di pesci, di crostacei e di frutti di mare! Un grande richiamo per la pesca sportiva e ricreativa. Un disturbo alla pesca a strascico. Un richiamo per i diving che potrebbero portarci i sub. Il mare in un mese ne coprirebbe le superfici con una fioritura verde di alghe!
MA QUESTE BARCHE SEQUESTRATE AI SCAFISTI POTREBBERO ESSERE IN VENDITA O ASTA INVECE DI MANDARLE LA MACERO